Alla vigilia del match contro l’Empoli, sono queste le parole di Josè Mourinho alla ricerca della prima vittoria in campionato.

Sul match di domani sera contro l’Empoli

“Non è importante la partenza, è importante come si arriva alla fine. Non è così che finirà la stagione per loro, mi aspetto una squadra con grande ambizione. Non mi ricordo una partita facile contro l’Empoli, anche quando abbiamo vinto: è una squadra organizzata. In questi due giorni che abbiamo lavorato con tutta la squadra lo abbiamo fatto con rispetto che meritavano. Abbiamo l’ambizione di vincere la prima in campionato”.

Le condizioni di Smalling

“Smalling è fondamentale per noi, ha una maturità tale che sa perfettamente analizzare se stesso e gli errori, purtroppo domani penso non ci sarà. Vediamo l’allenamento di oggi, magari arriva in extremis in panchina, ma è molto probabile che non andrà nemmeno in panchina”.

L’analisi sul mercato

“La Roma ha preso due attaccanti come Lukaku e Azmoun. È chiaro che il profilo di squadra cambia quando ci sono più soluzioni. Azmoum è arrivato in una condizione molto difficile, ma ha lavorato bene. Quando c’è Dybala abbiamo sempre paura ma anche la speranza che ci possa dare una mano. Senza dimenticare Belotti ed El Shaarawy”.

Lo stato degli altri, e la coppia Lukaku-Dybala

“Pellegrini è fuori, secondo me anche Smalling. Per quanto riguarda Mancini, ringrazio Spalletti, che è stato tanti anni allenatore di un club: questo tipo di sensibilità per noi è un aspetto positivo. Penso che ce la farà. Romelu giocherà da titolare. Dybala? Anche lui gioca. Non sarà facile per lui giocare 90 minuti, ma è fiducioso e sta bene”.

Sulle voci che vedono Totti come futuro dirigente

“Io sono l’allenatore, parlo con Francesco di banalità. Non parlo di queste cose. Per quanto mi riguarda Totti è qui, appartiene alla Roma”.


Le opzioni sulle fasce

“Quando un giocatore va in Nazionale è sempre preso in considerazione. E’ il sogno di tutti i giocatori, se ti chiedono di fare il magazziniere devi farlo. Spalletti ha preferito Dimarco e Biraghi, Leo deve lavorare di più con noi e fare meglio. Se fa bene con noi tornerà a giocare con la Nazionale. Abbiamo delle opzioni sulle fasce, sono giocatori diversi e hanno bisogno di cose diverse. Dal punto di vista fisico chi sta meglio è Kristensen, ma dal punto di vista tecnico e della fiducia non è al massimo. Karsdorp ha avuto un ritiro difficile con infortuni e con il dubbio della cessione fino all’ultimo giorno, finalmente ora ha trovato l’equilibrio”.