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La UEFA ha pubblicato un report sul numero di spettatori dei vari club europei nella stagione 2022/2023. Ben tre squadre italiane nei primissimi posti. Le milanesi sfiorano i due milioni, mentre la Roma segue al sesto posto con 1,78 milioni di spettatori totali in stagione.

Quando giocano i giallorossi l’Olimpico si riempie, il tifo è sempre caldissimo. Il famoso “pubblico delle grandi occasioni” è sempre presente. Ogni partita della Roma è una grande occasione.

Ci sarebbe tantissimo da criticare sulle ultime stagioni giallorosse e sulla gestione tecnica societaria. Da troppi anni la Roma manca l’accesso alla Champions League. L’ultima squadra che ha fatto emozionare è stata quella che ha raggiunto la semifinale di Champions League con Di Francesco. La più forte è stata quella di Spalletti, che senza ombra di dubbio si giocherebbe il titolo nel campionato attuale.

Possibile che il tifoso giallorosso sia invogliato ad andare allo stadio solo per Mourinho e per i nomi? Possibile che le campagne di marketing abbiano portato tutti questi effetti? Possibile che la gente vada allo stadio solo per le prospettive di crescita?

Certamente Mourinho, Lukaku e Dybala sono nomi importanti. La campagna di marketing dei Friedkin è stata eccellente. D’altronde se non fosse stato prospettato un progetto serio ad allenatore e calciatori, certi nomi non sarebbero approdati in giallorosso. Non c’erano grandi club su di loro? D’accordo, ma se non avessero intravisto la bontà del progetto, magari sarebbero andati in un club inglese qualsiasi, in Arabia, in MLS o in altri club italiani.

Non è dato sapere se tutto ciò è fumo negli occhi oppure davvero il potenziale di crescita della Roma è così elevato. La strategia intrapresa è chiara: noi puntiamo sui nomi per aumentare il séguito nei confronti della squadra. Ciò si traduce in indubbi benefici per il brand e in maggiori ricavi. Ovviamente il percorso diventa più tortuoso senza la Champions. Non va dimenticato comunque il cammino in EL, con una finale scippata da un arbitro indecoroso. La Conference League è Europa minore ma è comunque un trofeo in bacheca.

A proposito di Conference, come dimenticare i grandi festeggiamenti del popolo giallorosso. E come dimenticare il recente bagno di folla per Lukaku! Il tifoso sa che sognare non costa nulla. Vede che in Italia non c’è più una Juve imbattibile. Spera che prima o poi la squadra e la società imboccheranno la squadra giusta per riportare a casa un tricolore che manca dal 2001.

Ciò assume maggiore valore alla luce del fatto che l’Urbe ha due squadre. La città è grande ma il tifo è principalmente giallorosso. Vi sono città di squadre che hanno ottenuto risultati migliori negli scorsi anni, ma con tifosi incontentabili e/o imborghesiti. La sponda giallorossa invece offre amore incondizionato ai suoi beniamini. La parte sana del tifo (il becerume c’è in tutte le tifoserie) ama fare caciara, respira calcio, beve calcio, mangia calcio.

A cavallo del nuovo millennio si andava ad acquistare il Corriere sperando nel nuovo colpo scudetto, poi arrivato. Adesso si seguono istantaneamente gli aggiornamenti sui siti di calciomercato, sulle app e sulle piattaforme social. Cambiano i mezzi di fruizione delle notizie ma non l’amore e la passione per la squadra. Con una Roma da sesto-settimo posto l’Olimpico registra questi dati. Immaginate quando la squadra lotterà per le primissime posizioni, per lo scudetto o vincerà un’Europa League…