Il reparto offensivo del Napoli è senza dubbio uno dei più completi della Serie A e, oltre ai nomi più quotati come il bomber nigeriano Victor Osimhen e il georgiano Khvicha Kvaratskhelia, l’allenatori dei partenopei Rudi Garcia può fare affidamento anche su Giacomo Raspadori.
Prelevato dal Sassuolo l’estate scorsa l’attaccante classe 2000 nella sua prima stagione in azzurro, sotto la guida di Luciano Spalletti, ha totalizzato 33 presenze stagionali tra campionato e coppe varie impreziosite da 6 gol e 5 assist.
Con l’approdo del tecnico francese sulla panchina dei campioni d’Italia, Raspadori è stato impiegato sia come esterno d’attacco che nell’inedita posizione di mezzala ma, nonostante le buone prestazioni sfoggiate in queste prime uscite stagionali, l’ attaccante della Nazionale è ancora a secco di gol, penalizzato dal Var nella partita di debutto in campionato contro il Frosinone e sfortunato contro il Sassuolo quando prima il palo e poi il rigore sbagliato gli hanno negato il gol dell’ex.

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport l’ex attaccante del Napoli Bruno Giordano ha parlato delle qualità di Giacomo Raspadori: “È una punta centrale, non ha il passo per agire sulla fascia dove servono fisicità e resistenza maggiori. È un grande attaccante, che sa finalizzare e far giocare la squadra. A volte si pensa solo alle dimensioni di Haaland quando si pensa a questo tipo di calciatore, le caratteristiche invece sono varie.
Nel Napoli dove può rendere al meglio? Se Rudi Garcia giocasse con due centrocampisti, sarebbe la pedina perfetta alle spalle di Osimhen. Nel calcio i moduli talvolta penalizzano un giocatore e ne valorizzano un altro. Da mezzala non lo impiegherei mai, si rovinerebbe il suo talento mentre invece bisogna cercare di valorizzarlo”.