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Il caso Pogba in casa Juventus sta infiammando le ultime ore a Torino che stanno lentamente diventando troppo calde per il centrocampista francese. Il suo ritorno in bianconero è stato completamente fallimentare. Il francese, infatti, è stato costretto a farsi operare con una quarantina di giorni di ritardo al ginocchio, dopo la lesione al menisco laterale del ginocchio destro. Ancora una volta Pogba è stato consigliato male, per sfortuna della Juventus e dello stesso giocatore. Soprattutto per il francese, visto anche il lungo recupero, che ancora una volta non ha voluto seguire la società. Cattivi suggerimenti che tornano ancora una volta, un anno ed una settimana dopo quelli sbagliati riguardo l’intervento. Infatti, proprio l’assunzione di un integratore acquistabile negli Stati Uniti, che in seguito avrebbe portato alla positività ai metaboliti del testosterone, sarebbe stato consigliato da un medico conoscente del francese.

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Come riportato anche dalla Gazzetta.it, questa situazione sarebbe stata rivelata proprio da Pogba alla Juventus durante la giornata di lunedì, dopo la sospensione dovuta alla sua positività da parte del Tribunale Nazionale Antidoping. Anche il procuratore di Paul Pogba, Rafaela Pimenta, smentisce parlando a nome del ragazzo: “Attendiamo le contro-analisi e fino ad allora non possiamo dire nulla. La cosa certa è che Paul Pogba non ha mai voluto infrangere le regole”.

In attesa delle controanalisi, che potrebbero confermare l’alta percentuale dell’agente dopante, bisognerà capire l’intenzionalità da parte di Pogba di assumere la sostanza. Sicuramente non basterà per evitare la squalifica, anche se minima, sarà di almeno 4 mesi, ma che potrebbe arrivare fino a 4 anni. La Juventus sarà solo spettatrice interessata, ed eventualmente parte lesa. Al termine di tutta questa storia, i bianconeri potrebbero davvero decidere di arrivare alla risoluzione del maxi-contratto che lega Pogba al club. Quello stesso contratto che stava per essere rivisto, almeno nelle intenzioni della Juventus e di Giuntoli.