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Si è da poco conclusa la conferenza stampa di Luciano Spalletti da Milanello dove la Nazionale Italiana sta preparando il match di domani sera contro l’Ucraina.
Gli azzurri sono reduci da un 1 a 1 contro la Macedonia del Nord e domani sera a San Siro hanno l’obbligo di vincere per poter arrivare a Euro 24.
Ecco le dichiarazioni del ct Spalletti:

Prima di iniziare voglio ringraziare il Milan che ci ha messo a disposizione un centro bellissimo e tutto ciò di cui avevamo bisogno. Abbiamo potuto svolgere anche un 11 vs 11 e voglio ringraziare Terzi, tecnico dell’Under 18 rossonera, per questo allenamento.

Quanti cambi farà? Cambierà il portiere?
Subito dritto al cuore eh… Donnarumma sarà titolare. E’ sempre il ruolo del portiere che paga carissimo tutto. A lui non si perdona di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe perché gli viene donato questo talento. E siccome noi si è fatto fatica e s’è dovuto lavorare forte per arrivare a un livello e poi a qualcun altro viene donato…viene aspettato al varco per poi andarlo a colpire. C’è questo modo di ragionare. È normale, si possono commettere errori se di errore si può parlare. Poi i ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è stato donato perché va migliorato questo talento con impegno, solo così per chi ti guarda diventa più difficile colpirti. Se non lavori sul talento, diventa presunzione.

Secondo lei c’è cattiveria nei suoi confronti?
Purtroppo qualche volta l’ho fatto anche io… Perché sono partito dagli Allievi regionali dell’Empoli e poi per arrivare in Paradiso dove sono adesso tutto bello ma che fatica”. 

Quanti cambi fará domani?
Manca ancora l’allenamento di oggi. Ho una difficoltà oggettiva nella formazione. Però un paio li abbiamo mandati a casa…”

Domani l’Italia deve per forza vincere
“Non possiamo tirarci indietro dal tentativo di vincere qualsiasi partita, deve essere proprio una cosa evidente, ci deve essere nel vederci giocare il piacere dell’azzurro. Bisogna riportare questa giusta equazione tra il piacere e l’azzurro, dobbiamo lavorare in quella direzione lì. Vogliamo vincere e produrre anche un buon calcio, cosa che non abbiamo fatto a Skopje. Nessuno di noi è contento di quella gara, nello spogliatoio era evidente questo dispiacere del risultato e di alcuni momenti della partita. Il campo poi era disastroso, non per trovare scuse ma c’erano difficoltà evidenti. Noi siamo entrati in campo per fare la partita e per chi si vuol difendere è più facile. A dimostrazione di ciò ci sono le parole di Elmas che stimo tantissimo e ha usato parole precise e dure”. 

Verratti non è voluto venire in Nazionale ha detto oggi L’Equipe. E’ vero? Come si gestiscono le gare da dentro o fuori?
“Non ho fatto in tempo a telefonare a tutti ma a qualcuno ho telefonato, come a lui. Non mi sembra che mi abbia detto così, anzi, mi ha detto che gli ha fatto molto piacere aver ricevuto questa chiamata e di voler dare una mano, pur andando a giocare distante. Pure Bonucci mi ha detto la stessa cosa, anche lui vuole essere di aiuto alla Nazionale. Anche gli allenatori, quelli che hanno risposto, mi hanno mostrato questa collaborazione. Si vorrebbe fare una gestione corretta e il più coinvolgente possibile, anche se poi c’è un progetto da portare avanti e oggi la cosa più importante è qualificarsi. L’ansia gestiamola come ci pare, chiamiamola come vogliamo ma quella ci accompagnerà sempre. Ora con questo risultato la pressione diventa ancora più forte e sarà sempre così. Dobbiamo essere sempre più professionisti e gestire meglio tutte le cose. Ma poi ci vuole quella personalità… Dobbiamo essere all’altezza della nostra storia e di campioni mitici come Buffon”.

Cosa chiede a San Siro?
Allo stadio io non ho da chiedere nulla, siamo noi a doverci meritare il loro comportamento. Siccome ho assistito a gare della Nazionale a San Siro, chiedo loro ciò che hanno sempre fatto. C’è sempre stato un calore che diventa poi la completezza di ciò che devono essere i nostri desideri in campo.”

In cosa è più pericolosa l’Ucraina?
“Sono più organizzati della Macedonia e hanno ben chiaro l’atteggiamento da avere in entrambe le fasi di gioco. Dobbiamo lavorare ai fianchi per trovare spazi, dobbiamo essere bravi a far questo. Loro vorranno fare la partita basandola sulle ripartenze cattive. Noi non possiamo fare gioco verticale all’inizio ma gli spazi devono esserci. Il possesso palla si dice non conti nulla ma non puoi fare altrimenti quando loro sono lì. Devi andare a scavare e ritagliarti uno spazietto un po’ più grande per giocarci dentro. L’Ucraina sa montare addosso, sugli scarichi lunghi sa prendere palla e ti può venire anche a pressare”. 

Troppa attesa sul risultato?
“A volte i calciatori diventano un po’ l’immagine di ciò che la gente pensa di loro se non hanno una personalità forte. Questa è una Nazionale che ha dei valori, compatta e unita. Noi abbiamo vinto con calciatori fortissimi ma sia nella squadra forte che in quella con un po’ più di difficoltà deve essere l’unità e la compattezza, un gruppo di calciatori corretto che è un po’ il nostro progetto. Io parlo col presidente e con la Federazione, non vogliamo avere una rosa larghissima, si vogliono far giocare i giovani calciatori come ha fatto Mancini se lo meritano… Ma ci vuole sempre un gruppo compatto e coeso. Con le mie scelte faró contenti alcuni giocatori e altri scontenti ma io farò delle scelte per il bene della Nazionale. Io le cose le ho sempre fatte per il bene della squadra, non per una mia presa di posizione. E’ la mia storia che mi insegna come gestire le cose e ora che ho la possibilità di essere allenatore della Nazionale questo avverrà ancora di più e sarò ferocissimo per il bene della Nazionale”.