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L’Italia ha pareggiato in maniera deludente a Skopje contro la Macedonia. Gara condizionata dal tempo, che però non può essere una scusante, vista la differenza tecnica con la nazionale dell’ex Yugoslavia.

A complicare i piani per il raggiungimento del secondo posto del girone ci si è messo Gigio Donnarumma. Il posizionamento sul gol del pareggio dei macedoni è stato quantomeno rivedibile. Il portiere del PSG è rimasto inerme al centro della porta, venendo uccellato su quello che sarebbe dovuto essere il suo palo.

A inizio carriera Donnarumma veniva tanto esaltato. Il problema principale era dovuto ai piedi, ma con il giusto lavoro è una problematica superabile. Handanovic è migliorato nei fondamentali già dopo i 30 anni. Veniva dato per assodato che l’estremo difensore campano, poco più che 20enne, potesse limare questi difetti.

Purtroppo abbiamo invece assistito a un regresso. Benissimo e convincente all’Europeo, molto meno in quasi tutte le altre occasioni con la Nazionale italiana. Era stato designato come erede di Buffon. D’altronde non c’erano grossi rivali. A inizio investitura, l’altro portiere era Perin, il che è tutto dire.

All’orizzonte, in questa Italia calcistica malandata, non c’è nessun Buffon, nessuno Zoff ma neanche nessun Toldo o Pagliuca. La concorrenza è però aumentata. Sono tre gli altri portieri ritenuti competitivi.

Guglielmo Vicario fino ai 24 anni non era titolare in Serie A. Ha molto ben figurato a Perugia, mentre a Cagliari, pur giocando pochi scampoli, ha impressionato in positivo. Assurdo come le prime stagioni da titolare nel massimo campionato sono state le ultime due. Evidentemente, a differenza di altri calciatori italiani, Vicario non ha un procuratore potente. La meritocrazia lo ha portato a giocare nel Tottenham, big inglese, ammaliando Postecoglou e i fan degli Spurs.

Irta d’ostacoli è stata l’esperienza a Napoli di Alex Meret. Gli allenatori gli hanno spesso preferito Ospina. Per tre stagioni si è alternato con l’estremo difensore colombiano, mentre nella quarta ha giocato pochissimo. Lo scorso anno, alla prima da titolare, ha finalmente trovato fiducia e continuità. Non sono mancati gli errori, ma neanche le parate decisive. Tecnicamente viene ritenuto molto più forte di Donnarumma, il quale ha dalla sua invece un fisico imponente.

Ivan Provedel è il terzo dei portieri in lizza per un posto da titolare. Dopo qualche apparizione a Empoli nel 2018-2019, l’estremo difensore di madre russa è arrivato a giocare titolare in Serie A nel 2020. Anche lui non giovanissimo. Come Vicario e Meret, siamo al cospetto di un altro portiere friulano. I clean sheet con la Lazio sono stati tanti, così come è importante la sicurezza che dà alla difesa.

Pertanto, è ora di mettere in discussione Gigio Donnarumma. In Italia purtroppo conta più lo status che la meritocrazia. Il fu Mino Raiola è stato un noto affabulatore e un grandissimo sponsor per i suoi assistiti. Eppure Gigio non ha compiuto l’ulteriore upgrade.

La nostra scelta ricade quindi su Guglielmo Vicario, che ha figurato benissimo in questo primissimo scorcio di stagione in Premier League. Non ha avuto una stampa a favore né è stato considerato granché. La gavetta è stata fondamentale nella sua crescita. L’avvio di stagione è stato fantastico. Notevole, in particolare, la parata su Casemiro. L’upgrade è stato notevole, così come l’impatto con la Premier. Chi riesce ed emergere nel campionato più bello e difficile del mondo (che nostalgia, visto che fino a 25 anni fa l’Italia era la patria del miglior campionato in assoluto) non può che dire la sua anche in nazionale. Difendendo da titolare la porta dell’Italia