L’urna del Principato non è stata benevola per il Milan di Pioli. Le avversarie pescate sono state PSG, Borussia Dortmund e Newcastle. In realtà è un girone estremamente equilibrato, in cui non c’è una squadra dominante. La favorita è la compagine di Luis Enrique, ma i rossoneri hanno buone chance.

PSG

Il tecnico asturiano non potrà contare su Messi e Neymar. Si trattava comunque di due stelle capricciose e oramai non in grado di dare il meglio alla causa. Ha potuto goderne nel prime ai tempi del Barcellona, ma adesso la dirigenza qatariota ha puntato su profili diversi. Via Verratti, è arrivato Ugarte, uruguaiano ex Sporting. Il possesso palla sarà la prerogativa di una squadra ricchissima di talento, anche se in fase di ricambio.

Il PSG è in fase di ricostruzione. Non è una corazzata temibile. Davanti a Donnarumma giocano i due ex interisti Hakimi e Skriniar. Il marocchino non è però il classico terzino destro ma un fluidificante a tutta fascia. Lo slovacco deve riscattare un periodo deludente, precedente naturalmente all’esclusione per motivi contrattuali. Marquinhos è la colonna difensiva, anche se nell’ultima edizione della Champions ha palesato incertezze. Lucas Hernandez, fratello di Theo, giocherà nello stesso ruolo del terzino sinistro del Milan. Arrivato per 45 milioni dal Bayern, è reduce da un grave infortunio.

Ugarte è il classico medianaccio, calciatore che fa dell’energia e dell’esplosività le proprie doti migliori. Il baby fenomeno Zaire-Emery, classe 2006, sarà il faro della manovra. Magari sarà giovane e inesperto, ma già incanta con il pallone ai piedi. Con Verratti in uscita, spazio probabilmente al portoghese Vitinha o a Fabian Ruiz, che occuperanno un altro ruolo di mezzala. Soler ulteriore alternativa.

Sciolto finalmente il nodo Mbappé. Il rinnovo non è arrivato ma il fuoriclasse francese è rimasto in quel di Parigi. A uno come lui non c’è bisogno di chiedere stimoli e sarà il calciatore più forte e pericoloso del girone. Ousmane Dembelé deve rilanciarsi dopo stagioni in chiaroscuro a Barcellona. Kolo Muani sarebbe il centravanti titolare. In caso contrario spazio ad Asensio sulla fascia, con Mbappé dirottato al centro. Scalpita anche Lee, esterno mancino coreano. Hanno avuto spazio anche i giovani Lemina e Gharbi.

NEWCASTLE

La squadra di Howe ha sorpreso la Premier lo scorso anno qualificandosi in scioltezza alla Champions. Non ha il grande hype mediatico del Tottenham di De Zerbi ma è squadra solida e concreta. Davanti a Pope gioca la collaudata coppia composta da Schar e Botman, due difensori capaci di giocare alti e fortissimi fisicamente.

I terzini sono Trippier e Burn, chiamati alla consegna di andare sempre al cross. In particolare, l’ex Tottenham e Atletico Madrid è dotato di un piede destro sopraffino e batte anche le punizioni.

Joelinton, ex attaccante, si è reso protagonista di progressi fuori dall’ordinario. Alto ed esplosivo, il brasiliano è dominante e appariscente nel reparto nevralgico. L’ex Hoffenheim arriva praticamente dappertutto, ripiegando costantemente in difesa. Guimaraes è dotato di qualità e quantità, facendo della corsa e della resistenza le due doti migliori. Stesso discorso per Sandro Tonali, che non ha bisogno di presentazioni. Per adesso l’ex rossonero non è tuttavia pienamente nel gioco come i due brasiliani e ha sbagliato vari passaggi contro il Liverpool. La sua utilità tattica e il suo spirito di sacrifico non sono comunque in discussione.

A destra gioca Almiron, paraguaiano ex Atlanta, mentre il dirimpettaio è il giovane Gordon, grande protagonista agli Europei under 21. Uno come lui è in grado di far ammattire qualsiasi terzino. Isak è un centravanti ancora perfettibile ma decisamente pericoloso.

Il Newcastle è quindi una compagine organizzata e forte nei vari reparti, ma con punti deboli legati alla gestione mentale. La squadra di Howe ha mancato il colpo di grazia al Liverpool, venendo rimontata e beffata nel finale. La qualità degli inglesi è molto alta ma il Milan deve fare leva sull’esperienza.

BORUSSIA DORTMUND

Un vero e proprio supermercato. Squadra in continua evoluzione e rivoluzione. Terzic ha dimostrato di essere un tecnico di assoluto valore. Il punto debole di questa squadra è la difesa. L’evergreen Hummels può soffrire la scaltrezza di Giroud e i tagli di Leao. Gli addii di Guerreiro e Bellingham hanno indebolito una rosa che ha sfiorato il titolo di Bundesliga.

Il terzetto di centrocampo composto da Nmecha-Can-Sabitzer, quest’ultimo ex Bayern tra le altre, è certamente di livello. Tre calciatori di lingua tedesca tra l’altro. Dei tre il meno bravo è l’ex Wolfsburg, anche lui al primo anno in Westfalia. In difesa è stato acquistato Bensebaini per Guerreiro. La coppia Hummels-Schlotterbeck è assolutamente perforabile. Wolf è un terzino destro tosto e grintoso ma di certo non è un campione.

Il gioco passa dai piedi di Brandt, grande assistman ma che spesso indossa le vesti di finalizzatore. Il reparto offensivo è molto ricco. Marco Reus, bandiera del club, è rimasto. Terzic può vantare al proprio arco frecce come Malen, l’ex Salisburgo Adeyemi, Gio Reyna e il bomber Haller.

Sulla carta i tedeschi, avendo perso due calciatori chiave, sono la squadra meno forte del girone. Eppure giocare davanti al “Muro giallo” sarà dura.

PROSPETTIVE PER IL MILAN

Il gruppo è piuttosto equilibrato. Tra la favorita, il PSG, e la meno forte sulla carta, il BVB, non c’è un abisso. Il Milan ha rivoluzionato il centrocampo e resta da vedere il rendimento dei nuovi. Sarebbe servito un attaccante di livello per alternarsi con Giroud o prendersi il posto.

Senza gravi infortuni i rossoneri possono arrivare secondi nel girone o anche giocarsi il primato. Se dovessero sorgere i problemi dello scorso anno la qualificazione sarebbe a forte rischio. Allo stato attuale possiamo dare un 50% di passaggio del turno ai ragazzi di Pioli.