Ufficiale: il Lecco è in Serie B. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricordo del Perugia. È stata confermata la sentenza del TAR Lazio che ha dato la possibilità alla squadra lombarda di acquisire il titolo per partecipare al campionato cadetto dopo la vittoria dei playoff contro il Foggia dello scorso 18 giugno. La società era impossibilitata a rispettare la scadenza del 15 giugno imposta dalla FIGC per i criteri infrastrutturali, da completare entro il 20. Il Lecco ha prima indicato lo stadio di Lecco e il 23 giugno quello di Padova, godendo della proroga oggettivamente innegabile della FIGC e rispettando così i termini e non potendo aderire alla perentorietà.
Il comunicato del Lecco
Il Lecco ha così comunicato la gioia per la decisione presa dal Consiglio di Stato.
“La Calcio Lecco esprime la sua profonda soddisfazione e gratitudine per l’esito positivo emerso dalla recente decisione del Consiglio di Stato riguardo alla questione in discussione. L’approvazione manifestata dalle autorità conferma la trasparenza e la coerenza del percorso intrapreso dal club, confermando il nostro impegno verso i valori del gioco leale e dell’integrità sportiva. L’entusiasmo e l’energia dei nostri tifosi sono stati un sostegno fondamentale lungo tutto il percorso, e vogliamo ringraziarli per la loro fedeltà e passione senza pari. L’unità dimostrata dalla nostra comunità ci ha guidato attraverso questa fase di sfide e incertezze, rafforzando il nostro legame con la provincia di Lecco e i suoi abitanti. Guardiamo ora al futuro con rinnovato spirito, pronti a continuare a contribuire allo sviluppo del calcio locale e nazionale. Vogliamo ribadire il nostro impegno a promuovere valori positivi attraverso lo sport, a sostenere lo sviluppo dei giovani talenti e a costruire una squadra competitiva che sia motivo di orgoglio per la nostra comunità. Siamo ansiosi di vedere cosa ci riserva il futuro e di condividere ulteriori successi insieme ai nostri tifosi, sponsor e collaboratori”.

Appassionata di pallone sin da piccola, scrivo per passione ma anche per costruire un grande sogno: diventare giornalista pubblicista. Ho la voce molto alta e se mai doveste sentire qualcuno che urla durante le partite, beh quella sono proprio io!