L’importanza di chiamarsi Mourinho.
L’importanza di aver in organico un uomo dai 27 titoli europei. Lo special one.
Uno che oltre alla panchina, parla al telefono ed emana fascino.
“Fin da quando ero giovane, era il mio sogno essere allenato da José Mourinho”.
Roma fa il resto.
Ciampino invasa.
Romelu Lukaku ha firmato per i Giallorossi.
Pur appesantito dalla inattività estiva, Lukaku resta una delle punte centrali più forti in circolazione. I numeri lo dicono.
Amore mai nato con i Blues di Londra, sponda Chelsea, il gigante belga torna in Italia.
Roma giallorossa.
Nel pomeriggio di ieri, 5 mila tifosi ad attenderlo.
Jet privato della famiglia Friedkin. Ai comandi, non è uno scherzo, il presidente Dan.
Avrà la maglia 90, Big Rom, come da marchio personale, oggi primi passi a Trigoria. Allenamento differenziato per lui.
Coppia da sogno, almeno sulla carta col Folletto argentino. Dybala-Lukaku.
Da diversi anni Roma non viveva questa enfasi.
L’ultimo attaccante di peso era stato addirittura Batistuta.
Il calcio è cambiato in questi 10 anni, la Passione no.
Resta e muove 5 mila scalmanati in un pomeriggio di fine Agosto.
È un bel segnale. Qualcosa di ancora sentimentale esiste.
