Nonostante la squalifica, Mourinho ha parlato di mercato alla vigilia dell’impegno della Roma a Verona, prevista per domani sera alle 20.45. Il tecnico, come sempre, ha parlato in maniera schietta delle vicende giallorosse senza sottrarsi a domande anche scomode a partire dalla bomba deflagrata in casa giallorossa in mattinata, quando il Telegraph ha riportato la voglia di Lukaku di trasferirsi in giallorosso. Una trama che sembrerebbe ordita proprio dallo stesso Mou che è stato stimolato subito sia sul nuovo arrivo Azmoun che su Big Rom:
“Azmoun non è ancora un giocatore della Roma. È a Roma, ma non so se è a Villa Stuart quindi immaginate se posso parlare di parlare di Lukaku che è un giocatore del Chelsea. Non voglio eludere la sua domanda, ma ci sono molti club, maggiormente in Inghilterra ma anche in Italia, che hanno il potere di scegliere e arrivare ad un giocatore. Il direttore Pinto mi ha suggerito di utilizzare Azmoun come uno dei miei attaccanti, non come attaccante principale. Se è in buone condizioni, può essere uno dei miei attaccanti. Ha fatto molto bene allo Zenit, ma non al Leverkusen, ma del resto non sarebbe qui in prestito se avesse giocato bene in Bundesliga. Quando l’allenatore mi ha proposto Azmoun, mi è stato detto che ne sarebbe arrivato un altro. Con Belotti e Azmoun abbiamo buone opzioni. Sono tranquillo e aspetto e per me la cosa più importante è la partita di domani. Sto pensando a domani nonostante il mercato abbiamo una partita da giocare e l’abbiamo preparata al massimo”
Tanti tifosi al seguito (oltre tremila) della Roma a Verona, nonostante il caldo e le vacanze, Mourinho ne approfitta per una puntualizzazione su come si sono comportati i tifosi durante l’ultima gara casalinga contro la Salernitana:
‘All’esordio contro la Salernitana, poche persone volevano aiutare la squadra’. Abbiamo giocato a Verona due anni di fila, una volta abbiamo perso, l’anno scorso abbiamo vinto con un gol di Volpato. L’allenatore è una brava persona, gli piace giocare in modo diverso rispetto al passato ma nella prima uscita ha mantenuto i dettami di quello che ha lasciato il Verona. Il rebus è se loro giocheranno come vuole l’allenatore o dando continuità al passato. Siamo pronti, abbiamo lavorato, sono tornati Pellegrini e Dybala, che tornano dopo la squalifica. Vogliamo tornare da Verona, con quattro punti in classifica dopo il pareggio con la Salernitana”.
Si ritorna sull’attaccante…
“Pinto non mi ha promesso nessuno, mi ha detto che in questa settimana lavorerà forte insieme al suo staff per portare in rosa un attaccante con caratteristiche diverse. Gli ho detto di stare tranquillo come io sarò tranquillo con la squadra, concentrato su Verona”
Preoccupato della situazione del parco attaccanti?
“Se andassimo dai club per prendere un attaccante che ha fatto una grande stagione, non avremmo le risorse finanziarie per farlo. Domani non ci sarà Sanches ma conosciamo il suo storico, del resto se avesso giocato ai massimi livelli senza infortuni, sarebbe titolare per il Psg e non sarebbe venuto alla Roma in prestito. Stesso discorso per Dybala. Molti club hanno messo in dubbio le condizioni di Paulo. Siamo diventati specialisti nell’allenare giocatori con un grande passato e un grande potenziale, cercando di ottenere il meglio da loro e di far emergere il loro livello di potenzialità. Questa è la nostra realtà. Non preoccupatevi, siamo qui per aiutarvi. Le aspettative sono basse e la gente non pensa all’impensabile. Forse vi sorprenderà vedere quanto sono calmo, ma è così. È la nostra realtà, tranquilli, aspettative basse e la gente non pensi a cose che non si possono pensare. Magari per voi è una sorpresa vedermi tranquillo, ma è così e andiamo”.
Escludendo Lukaku, altre novità magari anche in uscita?
“Hai usato una parola chiave: mercato in uscita. Se i sauditi non vengono a prendere nessuno, la nostra squadra può migliorare o peggiorare. Abbiamo solo quattro difensori centrali e tre esterni destri. Se arriva qualcuno, sarebbe fantastico. Se non arriva, continueremo così. Ho anche detto ai giocatori di rimanere motivati. Solbakken? Il campionato è lungo e arriverà il momento in cui ci sarà bisogno di tutti.”
Con Lukaku cambiano le ambizioni della Roma?
“Se noi miglioriamo, gli altri miglioreranno. Il mio obiettivo non è altro che “voglio vincere la prossima partita”, ho solo questa possibilità. Inter, Milan, Napoli e Juventus sono in lizza per lo scudetto. L’anno scorso la Lazio ha avuto un grande successo in campionato, ma era in vacanza in Europa. L’Atalanta ha investito molto e la Fiorentina ha fatto capire cosa vuole e ha rifiutato 40 milioni più bonus. La Roma non è in grado di fare altrettanto. Per me la Roma è tra il quinto e l’ottavo posto, insieme a Lazio, Atalanta e Fiorentina. E se riuscirà a diventare grande e ad arrivare tra le prime quattro, sarà fantastico. Vogliamo andare avanti in Europa, vogliamo arrivare tra le prime quattro.“
Cristante e Paredes possono convivere in assenza di Renato Sanches?
“Potrebbero esserci delle sorprese, ma cercare di farlo tornare subito non è probabilmente la cosa giusta da fare. Renato Sanches ha una lesione muscolare, e potrebbe tornare dopo la pausa. Mi aspettavo che mi chiedessi se Pellegrini se può giocare al fianco di Aouar. Ma comunque non è un problema: i giocatori bravi possono sempre giocare insieme”.

Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.