• Tempo di lettura:6Minuti

Il tecnico giallorosso torna a parlare dopo mesi di silenzio nella prima conferenza stampa della stagione. Squalificato domani, lascerà il posto in panchina a Bruno Conti. Queste le parole dell’allenatore portoghese:

La questione attaccante

“Abbiamo lavorato bene, molto bene. Arriviamo a questo esordio con 40 giorni di lavoro dove tutti hanno fatto il 100% di lavoro o molto vicini, pochissimi problemi. Non abbiamo nessuno fuori per infortunio, ne abbiamo due fuori per squalifica, ma ci arriviamo bene. Ringrazio lo staff e i calciatori per come abbiamo lavorato. Siamo migliorati in diversi aspetti, Paredes e Renato Sanches sono di qualità ma non sono ancora pronti. L’attaccante? La sappiamo tutti. Venire qui a piangere non ne vale la pena. Tutti sappiamo che da quando abbiamo perso Tammy, il 4 giugno, non abbiamo ancora fatto niente per compensare questa perdita. Il direttore e la società fanno il possibile, io alleno i giocatori a disposizione e chiedo ancora una volta ai tifosi di giocare con noi come attaccanti. Ne abbiamo bisogno”

L’appello ai tifosi

“Fa caldo, lo stadio sarà pieno ed è incredibile. Chiedo ai tifosi un po’ arrabbiati per le bandiere (quelli dei Distinti sud, ndr) che arriveranno un po’ in ritardo di entrare dal primo minuto. Dai ragazzi, abbiamo bisogno di tutti. Ma io mi fido della mia squadra, ci siamo per domani”

Sulla partita di domani

“Allenatore esperto, lo scorso anno non hanno vinto tanto ma ne hanno perse poche. Hanno le potenzialità per l’Europa. Mi aspetto una partita difficile, ma in Serie A di facili non ce ne sono. Ci mancano Pellegrini e Dybala, è inutile ripeterlo. Il mondo del calcio a volte mi stupisce, su alcune cose siamo tanti anni indietro perché iniziare la competizione con giocatori squalificati per accumulo di gialli dell’anno prima è fuori moda. Un conto è un’espulsione, ma lasciare giocatore fuori per i cinque gialli è demodè”

Il caso Matic

“Se vuole dire qualcosa lo dirà il signor Matic. Il ds del Rennes ha detto che parlavano da più di un mese, cosa posso aggiungere io?”

L’acquisto di Paredes

“Mi piace tanto, lo scorso anno non è andato bene alla Juventus anche se ha vinto il Mondiale che è tutto. Vuole aiutare, parte dalla panchina, è in un’ottima condizione mentale, fisicamente non ha tanti minuti perché si è allenato a parte in questa pre stagione”

Considerazioni sul mercato

“Speriamo che a fine mercato potrò valutare quello che è stato il mercato. E’ difficile farlo adesso, molte cose sono state fatte molto bene. Fare 30 milioni di plusvalenze con grande pressione non era facile, direttore e società hanno fatto bene. Non mi metto da parte, ho dato un contributo importante: giocatore che valevano quasi zero hanno aumentato il valore. Con le limitazioni che abbiamo è stato fatto un ottimo lavoro, difficile fare meglio. Ci vuole equilibrio. Paredes, Renato e Aouar mi piacciono. Quante partite ha fatto lo scorso anno al Lione lo scorso anno? Leandro non una stagione top, senza ritiro. Renato ha avuto tanti infortuni lo scorso anno: con loro devo lavorare, devo prepararli e non facciamo paragoni con altri club che hanno fatto investimenti enormi. Llorente ci può aiutare, N’Dicka deve imparare a giocare con noi perché non sa farlo. Mi fa male al cuore leggere certe analisi su Ibanez: troppo facile dire che ha sbagliato dire un paio di partite importanti, è più onesto dire che è stato fantastico per noi, Veloce, affidabile, non mi piace leggere che chi è andato via non era importante per noi”

Contento ma non tranquillo

Mourinho aggiunge: “Sono positivo perché i giocatori ne hanno bisogno. Sono sereno, non litigo, ma non sono super contento, è normale. Direttore e società vogliono la mia stessa cosa. Ma l’allenatore sono io

Il rapporto con i Friedkin

“Non penso che il signor Friedkin sarebbe felice se io ne parlassi. Lui è ultra privato, io sono un suo dipendente”

Il FFP e gli investimenti

“Io non ho capito bene i numeri dell’accordo con la Uefa, ci sono dei punti che non ho capito bene, specie se si paragonano ad altri club con situazioni simili, per non parlare di squadre che sembrano giocare in un altro universo. Io mi devo fidare della parola di direttore e società che non finiremo il mercato senza attaccante, per me il campionato inizia domani non il primo settembre. Siamo in ritardo. Lo sappiamo tutti. Se la situazione non è risolta è perché non hanno potuto o perché non hanno avuto lo stesso successo di altre situazioni. Io devo aspettare ma soprattutto devo giocare domani. Chi sarà in panchina è preparato benissimo, siamo pronti. Io mi devo concentrare su questo, vediamo se prossima settimana succede qualcosa, altrimenti andremo a Verona con la stessa mentalità”.

Nuove soluzioni tattiche

“Pellegrini e Aouar possono giocare insieme. Al di là dei nuovi, gli altri hanno un lavoro con noi che ci permette di giocare in vari modi. Non abbiamo gente che può fare solo un modulo. Renato è un vero 8, Paredes e Bove 8 e doppio pivot, Aouar e Pellegrini 8 o 10, Cristante un numero 6 o 8, possono fare tutto”.

I comportamenti con gli arbitri

“Una cosa è la Roma, un’altra sono io. La cosa è semplice. Non voglio dire se ci sono problemi politici o istituzionali. A me interessano solo il campo, le partite e gli arbitri, tutto nel rettangolo di gioco. Lì deve essere uguale per tutti. Ci deve essere onestà. Non mi piace Mourinho? Non mi interessa. Io arbitro o quarto uomo tutti devono essere guardati uguali. Vi faccio una sfida: guardate le due panchine domani e domanio facciamo i complimenti se le hanno guardate nello stesso modo. Non sono preoccupati di questo, mi interessa solo il rettangolo di gioco. Siamo tutti uguali e se sarà così avremo la stagione perfetta”.

Ancora sull’addio di Matic

“L’uscita del signor Matic non se lo aspettava nessuno. Ha giocato per noi il 75% delle partite, grande giocatore, grandissimo, lo abbiamo perso. Non sono venuti Peppino e Tonino al suo posto. Il problema è che se qualcuno va via e non viene nessun altro. Il gruppo ha reagito bene all’addio, è sempre stato fantastico, chi va via va via piangendo, Oliveira, Veretout, Diawara, Felix, Volpato, Tahirovic siamo ancora famiglia. La famiglia continua”.