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Maria Antonietta Foti in questi anni ha elevato la Reggio Calabria sportiva, con precisione quella calcistica femminile. Attualmente svolge l’incarico di segretaria della direzione sportiva della Lazio Women, mansione che svolge oramai da diverso tempo. Foti ha vinto una borsa di studio e ha ottenuto la qualifica per Direttore Sportivo. In casa biancoceleste oltre a Maria Antonietta c’è anche Armando Calveri, uno delle figure più longeve della dirigenza targata Claudio Lotito e attualmente svolge il ruolo di segretario Generale della Lazio dalla stagione 2010/11. Ai microfoni di Per Sempre Calcio Maria Antonietta Foti si è raccontata svelando come è nata la passione per il calcio, dandoci delle delucidazioni sulle differenze tra il calcio maschile e quello femminile con uno sguardo verso la Nazionale Italiana.

Come è nata la passione per il calcio e per la Lazio?

“La passione è nata sin da quanto era bambina. Mi ha aiutato tanto la Reggina e ho iniziato a seguire il calcio sin dai 9 anni. I miei studi sono stati sul diritto sportivo e management sportivo. Arrivare alla Lazio è stato un traguardo importante”.

Qual è la differenza tra il calcio maschile e femminile?

La differenza è andata a sottigliarsi nel tempo. Adesso si è arrivato ad una svolta che sta adesso avendo dei risultati. Il format è sicuramente una differenza importante e nel maschile si ha una continuità. A livello europeo c’è una forte spinta e squadre come la Roma e la Juventus ne sono la dimostrazione”

Quali sono i tuoi miti del calcio femminile?

Apprezzo tanto il lavoro del Lione perché hanno una grande organizzazione. I miti del passato sono Carolina Morace, mentre nel futuro ci sono la Giaciniti, Gama. Alla Lazio ci sono Goldoni, Moraca, Guidi e Visentin”.

Ti aspettavi una prestazione non di livello della Nazionale Italiana femminile?

No non mi aspettavo una prestazione così, ma la palla è rotonda e con l’imprevedibilità ci si può aspettare di tutto. Sono certa che la struttura però sia in costruzione ed in evoluzione che i risultati arriveranno“.