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Leo Messi ha rilasciato la prima intervista da giocatore dell’Inter Miami. La “Pulce”, uno dei giocatori più forti della storia del calcio, ha preferito gli Usa e la qualità della vita della sua famiglia alle ricchissime sirene arabe che avevano tentato il giocatore con offerte fuori dall’umana percezione. Messi ha fatto una scelta di vita differente rispetto a Ronaldo, accasandosi in MLS che è un campionato con maggiore qualità, scegliendo una qualità della vita differente.

Il fenomeno argentino ha più volte detto che spostare la famiglia negli States è stata una scelta che può dare la possibilità ai suoi figli di conoscere meglio la lingua inglese, ed è stato seguito a ruota da un suo fido scudiero ai tempi del Barça, cioè Sergio Busquets. Anche il mediano spagnolo si è infatti trasferito a Miami, decidendo di seguire Messi e non dar seguito alle voci che lo volevano nel nuovo El Dorado del calcio, quell’Arabia Saudita che a suon di milioni si sta affermando come il mercato principale a livello globale.

Messi e gli USA, una scelta di… famiglia

Per Leo Messi, 36 anni compiuti a giugno, gli Usa sono una scelta di vita e anche durante le parole di presentazione ha sottolineato di aver scelto insieme alla famiglia: “Sono entusiasta di essere qui. Non vedo l’ora di cominciare ad allenarmi e a giocare. Sono felice di aver scelto questo Paese con la mia famiglia, di aver scelto questo progetto. Ci divertiremo tanto”.

Messi ha seguito le orme di Ibrahimovic ma non solo, perché la MLS ha tentato già negli anni Settanta di far emergere il calcio grazie all’acquisto di giocatori del calibro di Pelè, Neeskens, Beckembauer e il nostro Chinaglia ma la cultura degli States, che hanno già quattro sport nazionali, ha soffocato il primo tentativo. Adesso la Major League Soccer ha trovato la giusta dimensione e anche la sua fetta di pubblico, e Messi potrà contribuire a far crescere un movimento già strutturato senza pressioni.