stankovic quagliarella
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L’ufficialità stenta ad arrivare ma comunque la strada è stata intrapresa: la Sampdoria ripartirà dalle mani di Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, che entro il 20 giugno dovranno approvare il nuovo bilancio dopo aver consegnato tutte le deroghe relative all’iscrizione del campionato di Serie B. Deroghe che, includono, inoltre, gli emolumenti dei tesserati dal mese di dicembre. Solo a quel punto la trattativa del passaggio di proprietà si concluderà nel migliore dei modi. Sullo sfondo rimarrà anche il milione di euro Irpef da versare entro fine mese.

Insomma, Rasrizzani e Manfredi sono le scialuppe di salvataggio di una nave sempre più rivolta alla deriva. Intanto, proseguono i contatti con gli investitori per favorire l’immissione di liquidità. Tra gli obiettivi, c’è quello della ristrutturazione della società da parte di tutti i creditori con le quali sono state avviate le negoziazioni del caso. Già la giornata di ieri è stata importante perchè ha dato avvio al pagamento dei primi stipendi arretrati che ha fatto tornare un minimo di sorriso all’interno dell’ambiente. Chiaramente, Radrizzani vorrà evitare che la sua Samp riparta con un -4 dal campionato di Serie B: cosa che al momento è certa. Almeno togliere un punto è l’obiettivo del patron del Leeds.

QUAGLIARELLA COME IBRA?

Questa, però, sarà una fase di lavoro complessa, perché prima c’è da mettere mani sul necessario. Per esempio su AD e DS, nonché l’allenatore. Insomma, la parte di campo. Santoro, Pecini e Mencucci i nomi delle ultime ore, anche se nessuno di questi ha trovato risposta positiva. La folta rubrica estera di Radrizzani potrà consentire alla Sampdoria di contare su una vasta scelta, ma senza un progetto chiaro diventa difficile per qualcuno sobbarcarsi questo lavoro di tappabuchi. L’ultima idea è quella di consegnare a Quagliarella le chiavi della squadra, considerando anche il suo rapporto con la piazza. Fare un po’ il primo Ibrahimovic per quello che era il Milan della rinascita quattro anni fa. E quindi leadership, braccio destro dell’allenatore e, perchè no, presenze sul campo.

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