Igli Tare e Maurizio Sarri sono stati in conflitto per un anno e mezzo, nonostante i tentativi di Claudio Lotito di mediare la situazione. Il tecnico e il dirigente hanno opinioni diverse sul mercato dei giocatori – mentre il primo vuole più investimenti sul mercato per migliorare in maniera definitiva la rosa, il secondo ha ottenuto risultati senza grandi spese e vuole continuare la sua politica. Con l’arrivo del nuovo direttore sportivo, molto probabilmente Fabiani, la situazione potrebbe cambiare.
Un anno fa, durante la cena invernale, Sarri era arrivato ai ferri corti con il dirigente, ma nessuno era disposto a parlare della situazione e tutto era rimasto in silenzio. L’intento era rimanere in silenzio fino a giugno per raggiungere l’obiettivo più alto possibile e poi decidere ma, alla fine, tutti sono rimasti al loro posto passando un estate di relativa tranquillità. Si aveva però la sensazione che la scadenza del contratto di Tare portasse alla “resa dei conti” e così è stato.

La qualificazione in Champions League è stata fondamentale: Sarri ha confermato la sua intenzione di portare avanti il progetto anche nella prossima stagione, evitando così eventuali problemi. Tuttavia, fonti vicine alla società avevano ventilato l’ipotesi di un suo addio in caso di mancata qualificazione fra le prime quattro squadre, ipotesi smentita addirittura dallo stesso Tare.
La scelta finale tra i due è dunque passata a Lotito che ha deciso di affidarsi al tecnico anziché al dirigente, che era già stato contattato da numerosi club per il futuro. Dopo diciotto anni tra campo e ufficio, l’albanese potrebbe dunque definitivamente lasciare la società.

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