Siviglia e Roma, dopo aver superato in semifinale rispettivamente Juventus e Bayer Leverkusen, si contenderanno l’Europa League, il 31 maggio alla Puskás Aréna di Budapest. La vittoria del trofeo garantirà la partecipazione alla prossima edizione della Uefa Champions League. Il Siviglia è la regina della competizione, avendo vinto 6 edizioni dell’Europa League, senza perdere mai una finale, e detenendo il record di numero di vittorie. Per la Roma, invece, si tratta della seconda finale della sua storia, avendo disputato finora solo la finale dell’edizione 1990-1991 persa nel doppio confronto tutto italiano contro l’Inter. Ma il valore aggiunto dei giallorossi è proprio l’allenatore, José Mourinho, che nell’arco della sua carriera non ha mai perso una finale europea.

L’esterno d’attacco del Siviglia, Erik Lamela, che ha messo a segno il gol del definitivo 2-1 nella gara di semifinale di ritorno che ha consentito agli uomini di Mendilibar di strappare il pass per la finale di Budapest, è una vecchia conoscenza sia del campionato italiano che di José Mourinho. “El Coco” ha vestito la maglia della Roma dal 2011 al 2013 collezionando 67 presenze condite da 21 reti. Passato nell’estate del 2013 al Tottenham per 30 milioni di euro, Lamela ha militato nel club londinese per 8 stagioni dove, dal novembre 2019 all’aprile 2021, ha avuto come allenatore proprio lo Special One, José Mourinho. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Lamela, ha rilasciato le sue dichiarazioni sulla finale di Budapest, che lo vedrà impegnato contro la sua ex squadra: “Sarà una partita speciale. A Roma ho lasciato diversi amici, ho parlato con loro prima della partita di ritorno con la Juventus e ci siamo dati appuntamento in finale. E così sarà. Sono felicissimo per il passaggio della Roma e mi aspetto una bella partita”.

L’esterno argentino è intervenuto anche sul rapporto col suo ex allenatore, Josè Mourinho: “Una brava persona. Gli voglio molto bene e penso che lui voglia bene a me. Abbiamo avuto un bel rapporto, con lui mi sono sentito bene e ritengo che sia un grande allenatore. Alla domanda di cosa ha di speciale Mourinho, il giocatore del Siviglia ha risposto così: “La persona. Il suo modo di essere e la sua maniera di trattare gli altri. Penso a come fa sentire i giocatori, a come si comporta con loro. È un allenatore completo, umanamente e tecnicamente: sappiamo tutti ciò che ha vinto però c’è di più, ti fa ridere ogni giorno e ti fa sempre sentire bene. Quando penso al tempo passato con lui mi vengono in mente solo ricordi belli”.