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La Lazio si impantana contro il Lecce pareggiando 2-2 soltanto nei minuti di recupero contro la squadra di Baroni che, con l’acqua alla gola per una situazione di classifica preoccupante, è andata ad un passo dall’impresa di vincere all’Olimpico. Il passo falso dei biancocelesti (che nelle ultime 5 partite hanno racimolato soltanto 4 punti) mantiene aperta la bagarre Champions, con Inter e Milan che avranno l’occasione di riaprire giochi ai piani alti che soltanto poche giornate fa sembravano chiusi.

Il Lecce ha per lunghi tratti assaporato la possibilità di vincere all’Olimpico per la terza volta nella sua storia (la seconda contro la Lazio) e mettere qualche grado di separazione dalla zona retrocessione grazie a una gara dove il cuore ha compensato l’inferiore tasso tecnico ma il gol in extremis di Milinkovic-Savic ha certificato che per i salentini, nelle ultime tre gare, ci sarà ancora molto da soffrire per portare a casa la salvezza.

Strefezza spreca, Immobile torna al gol ma il Lecce gela l’Olimpico

La Lazio cerca di comandare il gioco sin dalle prime battute, con una manovra continua anche se troppo compassata, a cui il Lecce si adegua senza particolari sforzi. La squadra di Sarri si affida al giro palla e cerca con pazienza di trovare la profondità, con il Lecce bravo a non concedere varchi al trio Zaccagni-Immobile-Felipe Anderson e Hjulmand dedicato a contenere le sortite di Luis Alberto, a cui è affidato dal tecnico toscano il compito di accendere la luce della manovra biancoceleste.

La scossa arriva al 20′ quando un’ingenuità di Hysaj, che si lascia anticipare da Oudin per poi colpirlo, porta Maresca ad assegnare il rigore per il Lecce, dopo aver consultato Fabbri al VAR. Strefezza dal dischetto allarga però troppo il compasso e calcia la massima punizione clamorosamente al lato.

lazio lecce immobile

La squadra biancoceleste si accende e vive il suo momento migliore, alzando il baricentro e accelerando il fraseggio su ritmi che gli ospiti, in difficoltà psicologica per l’occasione mancata, non riescono a sostenere. Luis Alberto si mette in proprio poco dopo la mezzora e trova un corridoio perfetto per Immobile che fredda Falcone e ritrova un gol che all’Olimpico mancava dalla gara contro il Verona dell’11 settembre.

Al 43′ è Milinkovic-Savic ad avere sui piedi il pallone del 2-0 ma il suo rasoterra da distanza ravvicinata trova il piede di Falcone, bravissimo a salvare con il piede di richiamo. La regola del “gol sbagliato gol subìto” si materializza al primo minuto di recupero ed il Lecce trova l’inaspettato pari: Hjulmand guida la ripartenza e innesca Gendrey, bravo a suggerire per Oudin che batte Provedel con un tiro di sinistro dal limite dell’area.

Furia Lecce ad inizio ripresa, Milinkovic riprende la Lazio per i capelli

Forte del pareggio rimediato allo scadere del primo tempo, il Lecce sorprende una Lazio distratta ad inizio ripresa e nell’arco di cinque minuti colleziona due occasioni con Strefezza e Banda a cui è bravo a rispondere Provedel. I salentini fiutano il buon momento e ne approfittano pochi minuti dopo ancora con Oudin che, servito da Strefezza, in area di prima intenzione di destro supera l’estremo difensore laziale per la seconda volta.

lazio lecce

La squadra di Sarri supera il black-out e cerca di reagire allo svantaggio riprendendo in mano le redini del gioco. Al 59′ Milinkovic-Savic ci prova in acrobazia al volo su traversone di Pellegrini ma il pallone sbatte sul corpo di Gallo ma il dominio del gioco resta abbastanza sterile fino al quarto d’ora finale quando i biancocelesti premono sull’acceleratore.

Al 75′ un cross velenosissimo di Milinkovic-Savic sfila accanto a Falcone senza che Immobile, per centimetri, riesca a deviare la sfera mentre un minuto dopo è proprio il bomber biancoceleste a divincolarsi in area e a calciare trovando ancora un superlativo Falcone, bravissimo a respingere la conclusione ravvicinata con il piede.

Baroni copre il Lecce con Simone Romagnoli e si affida alla fisicità di Ceesay nel tentativo di resistere all’assedio della squadra di Sarri ma la Lazio è dirompente e dopo un palo su una sassata di Pedro dalla lunga distanza, trova il legittimo pareggio all’ultimo respiro con Milinkovic-Savic bravo a depositare in rete un cross di Pedro deviato da Simone Romagnoli.