Il Verona conquista la sua prima vittoria esterna stagionale con un gol di Ngonge a 20 minuti dalla fine, che spinge il Lecce ancora più vicino alla zona retrocessione. La prestazione premia l’ordine tattico dei veneti, più squadra e più organizzati dei salentini. L’Hellas dimostra di essere subito in partita con un guizzo improvviso dopo soli 2 minuti: cross dalla sinistra e colpo di testa di Djuric, la palla sbatte sulla parte bassa della traversa ma viene poi spazzata via dalla difesa del Lecce. Primo brivido per Baroni. Poco dopo stesso copione: Lazovic lavora un pallone sempre sulla corsia sinistra e lo serve ancora sulla testa di Djuric, Falcone però gli nega il gol con una super parata. Sembra l’incipit di un primo tempo da luna park e invece tutto torna nel solco dell’attenzione e della paura.
Il secondo tempo è molto più intenso. Il Verona continua ad attaccare: Abildgaard e Magnani mettono in difficoltà Falcone, ma è il Lecce a dettare il ritmo del gioco. La coppia Bocchetti-Zaffaroni dimostra di avere un’ottima capacità di rinnovamento, inserendo Ngonge al posto di Verdi che in soli 6 minuti riesce a realizzare una giocata magistrale. Il classe 2000 prende il controllo della palla sulla trequarti, si dirige verso il centro e tira un bolide deviato da Baschirotto che mette fuori gioco Falcone. 0-1 al 71′.
Da lì è un assedio dei padroni di casa che ci provano e riprovano, sbagliando tantissimo sulle fasce. Per il Lecce è un incubo, una sola vittoria nelle ultime 11 e adesso zona rossa che dista appena 4 punti. Dall’altra parte, bravo Zaffaroni a riassestare i cocci dopo le sei scoppole contro l’Inter: il suo Verona ha un’anima e adesso si è tirato fuori dal calderone. La strada, però, è ancora lunga. Un passo alla volta.
Seguici anche su News e ultime notizie oggi da Italia e Mondo – Per Sempre News
Milanese classe 2000, bocciato sul campo ma promosso nella scrittura di calcio a 360 gradi. Risultatista di sangue, vivo il gioco con passione analizzando ogni suo singolo aspetto. Pragmatico sotto tutti i punti di vista, sogno di fare della mia passione un lavoro.