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L’Inter si aggiudica lo spareggio Champions superando la Roma grazie a un gol per tempo e una partita giocata con grande cinismo e maturità contro una squadra, quella giallorossa, tutt’altro che remissiva. I nerazzurri si apprestano a vivere con la dovuta tranquillità i giorni che attendono la semifinale di Champions League mentre la Roma affronterà quella di Europa League dopo due sconfitte consecutive ma con pezzi importanti della rosa che si sono riaffacciati in campo, come Belotti e Dybala tornato a calcare il campo nei venti minuti finali della gara.

Tra equilibrio e falli, Dimarco porta in vantaggio l’Inter nel primo tempo

Primo tempo frastagliato e ricco di interruzioni tra due squadre fisiche che cercano di imporre la propria supremazia. Il centrocampo muscolare scelto da Mourinho, seppur dotato di meno tecnica individuale rispetto a quello dell’Inter, cerca di soffocare la manovra nerazzurra e si capisce ben presto che la supremazia su ambedue le fasce diventerà un fattore determinante, soprattutto nei duelli individuali tra Spinazzola e Dumfries sul versante destro e Zalewski e Dimarco sulla fascia opposta.

Dopo un primo quarto d’ora in cui le due squadre si annusano, è Pellegrini il primo a rendersi pericoloso con un tiro da fuori ma il suo destro dal limite viene deviato prima da Bastoni e poi da Onana in corner. Il sostanziale equilibrio non viene però scosso dal tiro del capitano giallorosso fino a quando l’Inter, alla mezzora, passa sfondando con il marchio di fabbrica di Simone Inzaghi. Dumfries sfonda sulla destra e taglia un cross velenoso e rasoterra su cui si avventa il quinto opposto Dimarco che, dimenticato da Zalewski, colpisce in corsa e batte Rui Patricio.

Il vantaggio nerazzurro scuote la Roma ed incattivisce un match già durissimo. Gli scontri di gioco si moltiplicano e il gioco latita, con interruzioni continue gestite con difficoltà da parte dell’arbitro Maresca. Sul campo succede ben poco, con l’eccezione di un colpo di testa di Ibanez mal calibrato da posizione favorevole.

La Roma ci prova, Lukaku punisce l’errore di Ibanez

La Roma affronta l’inizio della ripresa con un piglio più aggressivo, protratta in avanti nel tentativo di recuperare il risultato. L’impegno dei giallorossi non manca ma la solidità difensiva dell’Inter e il blocco molto basso dei centrali consentono ai nerazzurri di assorbire il colpo. I giallorossi accumulano un gran numero di calci d’angolo e palle inattive che non riescono a sfruttare e il primo pericolo verso Onana arriva dopo un quarto d’ora con Ibanez che impegna il portiere camerunense con un potente destro scoccato all’altezza del dischetto.

La Roma continua a pressare senza riuscire a sviluppare azioni degne di nota e l’Inter al primo vero affondo della ripresa colpisce: uno svarione di Ibanez in fase di impostazione favorisce Lautaro che non deve far altro che servire Lukaku e aspettare che il belga, a tu per tu con Rui Patricio, realizzi piazzando la sfera.

La partita di fatto si chiude perché, nonostante l’ingresso di Dybala ed Abraham, la Roma non riesce più a pungere e anzi offre il fianco al possibile terzo gol dell’Inter, che Lautaro sfiora sbeccando la traversa con un destro a giro da ottima posizione. Prima del fischio finale c’è spazio per l’ultima occasione del match che però viene vanificata da Camara che, servito da Matic in area, colpisce alto sopra la traversa.

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