Un’annata storica per l’Italia nelle coppe europee: cinque squadre nelle semifinali delle tre coppe è un traguardo mai raggiunto finora. Un dominio nostrano contro Spagna, Inghilterra, Germania e Francia che potrebbe far diventare la stagione 2022/23 la più bella. Ma si può puntare a vincere tutto? Sicuramente in finale di Champions troveremo una fra Milan o Inter, che se la vedrà con la vincitrice fra Manchester City e Real Madrid. Juventus, Roma e Fiorentina possono provare l’affondo per le finali di Europa League e Conference, contro avversari più che abbordabili. Triplete europeo? Niente è impossibile.
Cosa succederà in Champions League
Una stagione così clamorosa in Champions League non si vedeva da tempo: il giorno dei sorteggi il nome della vincitrice della competizione fosse una fra PSG, Real e City. La prima è uscita agli ottavi mentre le altre si scontreranno in due semifinali di fuoco. Dall’altra parte della barricata ci sono Inter e Milan che, nonostante la stagione sottotono in Serie A, avranno da battagliare per raggiungere la finale. Ed è la terza volta che va in scena il derby della Madonnina in Europa ed entrambe le squadre sono a digiuno di vittoria della Coppa dalle grandi orecchie, i rossoneri dal 2007 mentre i nerazzurri dal 2010.
Chi l’avrà vinta? Simone Inzaghi si affiderà al suo amato 3-5-2 che lo ha portato fino qui, con due successi e due pareggi, vincendo in casa del Porto e del Benfica. Pioli invece ha dimostrato che le carte in tavola possono essere cambiate sempre, vincendo in casa contro Tottenham e Napoli. E a Istanbul? Il Manchester City ha sicuramente più soluzioni e un alieno in attacco come Haaland ma ha vinto una sola Champions su cinque. Il Real di Carlo Ancelotti è più classico, che gioca a memoria con Vinicius, Benzema, Rodrygo, Modric. Poi il tecnico dei Blancos è quello che ha fatto vincere l’ultima Coppa Campioni al Milan: riuscirebbe a sfidare il suo passato senza malinconia?
Roma e Juventus, possibile finale di Europa League?
Si scende in Europa League dove ci sono sempre due italiane su quattro ma in questo caso niente scontro diretto in semifinale. Quello che sperano tutti è di vedere Allegri e Mourinho in una finale infuocata in quel di Budapest. I bianconeri se la vedranno con il Siviglia, che ne ha vinte 6 nelle ultime 17 edizioni, mentre i giallorossi avranno a che fare con il Bayer Leverkusen. Gli spagnoli scendono dalla Champions proprio come i piemontesi che ha decisamente più qualità ma meno mentalità.
I capitolini invece hanno dalla loro José Mourinho, allenatore che ha vinto due Champions, due Europa League e una Conference League, non avendo mai fallito nessuna finale se non quelle di Supercoppa. Allegri le ha perse le due finali di Champions League ma contro campioni mondiali come Messi e Ronaldo si può poco. Un’eventuale finale fra Juventus e Roma quindi non è così improbabile, una sfida al cardiopalma tutta da vivere.
La Fiorentina per il bis italiano in Conference League
Infine c’è la Conference League, competizione ingiustamente bisfrattata: trofeo vinto alla prima edizione dalla Roma di Mourinho, potrebbe essere alzato nuovamente da un’italiana. La Fiorentina ha l’opportunità di aggiudicarsi un trofeo dopo la Coppa delle Coppe del 1961. Attualmente la squadra di Italiano è la favorita alla vittoria finale e sulla carta è più forte del Basilea. Una volta staccato il pass per la finale di Praga, la Viola incontrerebbe la vincente di Alkmaar e West Ham. Gli inglesi non fanno paura come una volta, forse solo gli olandesi potrebbero insidiare un po’ troppo i toscani, visto che hanno già eliminato una squadra italiana, la Lazio agli ottavi di finale. Tutto sta nell’atteggiamento della Fiorentina, chesi è complicata la vita con il Lech Poznan. Vincere la Conference League vorrebbe dire qualificarsi in Europa League. Poi quest’anno è alta la probabilità di arrivare in finale anche di Coppa Italia. Viola a un passo dalla storia.
Al di là di come andrà, sarà comunque un anno pazzesco per le squadre italiane in Europa, sperando che sia solo l’inizio di una lunga serie. Triplete europeo? Niente è impossibile.
Appassionata di pallone sin da piccola, scrivo per passione ma anche per costruire un grande sogno: diventare giornalista pubblicista. Ho la voce molto alta e se mai doveste sentire qualcuno che urla durante le partite, beh quella sono proprio io!