Un’annata più che positiva per il Monza: 38 punti i 30 giornate, collezionando 10 vittorie, 8 pareggi e 12 sconfitte. I ragazzi di Palladino stanno dimostrando di essere forse la rivelazione della Serie A, avendo vinto entrambe le sfide contro la Juventus e aver espugnato San Siro contro l’Inter. Adriano Galliani è fiero della sua squadra e ci ha tenuto a sottolinearlo durante il Premio Gianni Brera. Ecco cos’ha detto l’amministratore delegato sul Monza.
Le parole di Galliani sul suo Monza
“Quello che sta succedendo quest’anno è incredibile. Vincere a Torino con la Juventus, vincere a Milano con l’Inter, è qualcosa di meraviglioso. Voglio ringraziare Silvio Berlusconi, è la persona che ha permesso che tutto ciò avvenisse. La gioia è grande, stiamo regalando un sogno alla nostra città”.
E poi continua
“Non lo so, godiamoci al momento. Nello spogliatoio, dopo aver vinto con l’Inter, ho detto subito ai ragazzi di pensare alla Fiorentina. Non dobbiamo darci obiettivi a lungo termine. Adesso godiamoci questo momento meraviglioso. Monza rivelazione dell’anno? Non so, sono ultra scaramantico, non dobbiamo parlarne il lunedì sera, poi magari il giovedì sera piangiamo. Parliamone nuovamente quando saranno finiti i tre giorni europei“.
Galliani e il rinnovo di Palladino
“Ci siamo dati la mano, lui resterà al Monza. Ogni volta che ho fatto un rinnovo in questi anni al Monza, c’è stato un calo da parte del giocatore. Quindi ora non voglio fare il rinnovo fino a quando non ci sarà la salvezza matematica. Il futuro di Palladino non è in discussione”.
E su Berlusconi dice:
“Non l’ho sentito dopo l’Inter, l’ho sentito durante la partita con l’Udinese. È un leone, gli vogliamo tanto bene, ce la farà anche questa volta”.
Galliani su Napoli-Milan
“Io credo di essere l’unico dirigente in Europa ad aver vinto il campionato di C, quello di B, la serie A, la Champions League e il Mondiale per club. Io provo la stessa gioia quando vinciamo, lasciamo stare le notti europee, pensiamo a quelle italiane che quest’anno sono state fantastiche”.
Appassionata di pallone sin da piccola, scrivo per passione ma anche per costruire un grande sogno: diventare giornalista pubblicista. Ho la voce molto alta e se mai doveste sentire qualcuno che urla durante le partite, beh quella sono proprio io!
