Due punti dalla salvezza per il Leicester che fu “dei miracoli” e la necessità di invertire una tendenza negativa che sta trascinando le Foxes nel purgatorio della Championship, uno dei campionati più difficili e probanti del mondo dal quale risalire è impresa difficile. Lo sa bene il presidente Aiyawatt Srivaddhanaprabha che, dopo le imprese del padre Vichai perito in un incidente in elicottero, le sta tentando tutte pur di salvare la squadra.
Allontanare Brendan Rodgers, con cui ha vinto FA Cup e Charity Shield è stato il primo passo, affidarsi all’esperienza di Dean Smith per uscire dalle sabbie mobili l’ultimo disperato tentativo di infilare un filotto di vittorie nelle ultime nove giornate e rimanere nella patinata Premier League.
Dean Smith viene dal basso ma ha dimostrato a più riprese di saper navigare in cattive acque, autore di un altro miracolo con l’Aston Villa, prelevato in piena zona retrocessione in Championship e trascinato non solo in Premier, ma anche a vincere una coppa di Lega.
Nonostante una parentesi infelice al Norwich, ultimo sotto la sua guida nel massimo campionato inglese ed esonerato l’anno successivo in Championship, adesso Smith ha l’occasione imperdibile di ricomporre i pezzi di uno spogliatoio sfiduciato e dare nuova linfa ad una squadra che soltanto un anno fa si stava giocando la Conference League ed era stabilmente tra le migliori squadre d’Inghilterra.
Il nuovo allenatore del Leicester avrà nel suo staff un certo John Terry, leggenda del calcio inglese, e Craig Shakespeare che ritorna dopo aver già aiutato Ranieri in quella miracolosa stagione che fu il 2017.
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Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.