Il futuro della Juventus è ancora tutto da scrivere, in campo e fuori. Il mese di aprile è quello della verità, non solo per la sentenza del -15 (19 aprile) ma anche per le partite cruciali tra campionato, Coppa Italia ed Europa League che la formazione di Massimiliano Allegri andrà ad affrontare. Una cosa, però, è certa in vista dell’anno prossimo: la posizione del tecnico livornese, sempre più salda e al centro del villaggio per riconciliare i cocci della Juventus. Con Calvo e Scanavino, Allegri sarà la punta di diamante del tridente per l’estate, con pieri poteri decisionali per le questioni di mercato. Blindato da un contratto oneroso fino al 2025, Max è riuscito, nel marasma generale di risultati scadenti e penalizzazioni, a mettere tutti sulla scialuppa, cementando lo spogliatoio e facendo un grosso lavoro psicologico.
Come riporta La Gazzetta dello Sport, sarà proprio lui il leader maximo in sede di mercato per la stagione 23/24. Uno dei primi problemi da risolvere sarà quello del Direttore Sportivo, visto che Cherubini lascerà la carica per tornare a lavorare nel settore giovanile bianconero, cosa che gli è sempre riuscita bene. La Rosea ha fatto partire un valzer di nomi, da Ricky Massara a Cristiano Giuntoli, da Giovanni Rossi del Sassuolo a Pablo Longoria, attuale presidente del Marsiglia. I primi due, chiaramente, sono quelli più in voga e dalle spiccate qualità: il dirigente del Milan è un grande amico di Allegri visto il loro lavoro passato nel Pescara di Galeone; Giuntoli, invece, ha fatto il salto di qualità l’estate scorsa con la campagna acquisti del Napoli, pescando dei jolly che oggi stanno facendo impazzire il mondo intero, Kvara e Kim.
Occhio, dunque: Massara è il preferito, nonostante sia legato al Milan con un contratto fino al 2024. Lui è il braccio destro di Maldini e non c’è uno senza l’altro. Di conseguenza, l’ex leggenda rossonera farà di tutto per tenerselo stretto, visto anche il sapiente lavoro fatto in questi anni che ha riportato la formazione di Pioli sul tetto d’Italia.
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Milanese classe 2000, bocciato sul campo ma promosso nella scrittura di calcio a 360 gradi. Risultatista di sangue, vivo il gioco con passione analizzando ogni suo singolo aspetto. Pragmatico sotto tutti i punti di vista, sogno di fare della mia passione un lavoro.
