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Dino Zoff, iconico portiere dell’Italia Campione del Mondo nel 1982, ha parlato a “Radio Anch’io Sport” su Rai Radio 1 analizzando il doppio scontro dell’Italia che ha visto gli Azzurri soccombere contro l’Inghilterra e sbrigare, non senza qualche fatica di troppo, la pratica Malta:

“Un bilancio normale e la partita di ieri contro Malta non è abbastanza probante per determinare un analisi del momento della Nazionale. Il valore della squadra non si può misurare in queste partite. La cosa che emerge è che in Italia ci sono troppi stranieri ed è difficile reperire giocatori. Dire che la vittoria su Malta sia una ripartenza è una forzatura.”

Ci dobbiamo preoccupare per le qualificazioni all’Europeo?

“Non andare ai Mondiali è stato pesante e tragico, ma è troppo presto per spaventarsi. Noi siamo abituati agli estremi, ma questi risultati vanno affrontati con equilibrio perché non portano né a svolte e tantomeno a retrocessioni”

Retegui è il futuro dell’attacco azzurro?

“Nonostante la mancanza di punte, non arriva di certo uno che può scalzare un giocatore come Immobile che ha fatto 50 gol all’anno con continuità. Retegui è la consueta esagerazione del nostro calcio.”

Allora qual è il problema della Nazionale?

“Che ci sono pochi giocatori italiani. Non mi piace comparare i miei tempi a questi ma mi piace fare un esempio: quando giocavo io, in Friuli avevamo 12 giocatori in Serie A di cui almeno due in Nazionale. Oggi con tutti gli agenti e i procuratori che ci sono, chi è bravo va subito in una big ma difficilmente trova spazio. Gli italiani che giocano sono di meno, quindi è un problema di qualità: non è il problema di farli giocare in Serie A. Il problema è che non ci sono proprio o ce sono pochi che meritano la Nazionale.”

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