22 Marzo 2023

Fonte foto: Profilo Twitter Eintracht Francoforte

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Il Napoli si è sbarazzato del modesto Eintracht con un tranquillo 3-0. La qualificazione era già stata chiusa all’andata, dove la squadra di Spalletti ha regolato gli uomini di Glasner con un secco 2-0. Nel primo tempo i tedeschi hanno avuto un paio di sussulti, poi è venuta fuori la squadra di Spalletti, andata in vantaggio allo scadere.

Nella ripresa sono arrivati altri due gol in apertura, che hanno reso i restanti minuti un vero e proprio allenamento. Dall’ora di gioco la gara si è avviata sonnecchiante verso la conclusione. A dimostrazione che il sorteggio era stato particolarmente benevolo per i Partneopei. Avversario decisamente inferiore rispetto a quelli presi dalle milanesi, seppur il Porto in termini di uomini non sia granché.

L’Eintracht ha messo un po’ in difficoltà il Napoli solo nei primi 15 minuti della partita di andata. Scemato l’impeto iniziale, la squadra di Glasner ha palesato tutti i suoi enormi difetti. Il suo miglior giocatore, Kolo Muani, si è fatto espellere a inizio ripresa, rendendo ancora più proibitivo il doppio confronto. Al ritorno è mancato anche Lindstrom, più che altro noto per essere un obiettivo tra le “Stelle del futuro” a Fifa 23.

L’Eintracht può vanta dei buoni giocatori. Pensiamo ai due citati, a Max e a Ndicka. Il francese, in un contesto come questo, non ha comunque assolutamente brillato. I due mediani sono apparsi assolutamente impresentabili. Gotze non è più competitivo a certi livelli, così come sono da segnalare la pochezza degli esterni destri e delle riserve. Santos Borré in Europa è stato praticamente nullo. Faticherebbe a trovare spazio anche in squadre in piena zona retrocessione.

Il punto è che Glasner è stato sovrastato a livello tattico da Spalletti, a prescindere dalla differenza di rosa. In Italia vi sono squadre medie o medio-piccole che, almeno sulla gara singola, lottano con le big grazie agli schemi e alle idee. Basti pensare al Sassuolo oppure al Torino. Questo Eintracht non sembra affatto superiore a queste due compagini. La disorganizzazione difensiva è aberrante e prescinde dagli uomini.

Sassuolo e Torino hanno anche alcuni calciatori di qualità a centrocampo. Sow e Rode sono centrocampisti di un livello davvero modesto. Chiaramente con Lindstrom e Kolo Muani l’attacco è decisamente più pericoloso. Il francese è un interessantissimo progetto di giocatore ma non è ancora un campione. Il danese è bravo ma deve ancora mangiarne di pane.

Vero che il Napoli attuale fa sembrare mediocri squadre che non lo sono affatto, ma Glasner e i suoi hanno prestato il fianco all’avversario. Un’Eintracht che ha vinto l’Europa League. E lo ha fatto ai rigori contro i Rangers, squadra che ha subito un numero di gol in stile San Marino nei gironi di qualificazione a Europei o Mondiali.

I tedeschi hanno vinto la competizione semplicemente perché le big non ci hanno puntato e/o non sono arrivate in condizione. L’EL viene spesso snobbata e vista come coppa di Serie B. In più, è una competizione usurante che si gioca di giovedì e favorisce spesso le squadre che non hanno alcuna impellenza di classifica in campionato. E così l’Europa League diventa un terno al lotto.

Ciò senza togliere nulla al Napoli, che è passato in pantofole.

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