Svelata la “seconda carta” Covisoc: ecco cosa è stato trasmesso a Cherubini e Paratici

E’ uscita la seconda carta Covisoc che riguarda la vicenda che sta tenendo sulle spine i tifosi, la rosa e lo staff della Juventus. Dopo i primi stralci del documento, oggi sono stati rivelati altre frasi che analizzerebbero la situazione nei dettagli, come ha riportato SportMediaset: “nello svolgimento delle proprie attività istituzionali la Covisoc ha da ultimo individuato situazioni gestionali che, a proprio avviso, meritano un attento monitoraggio e ciò anche nella prospettiva dell’adozione di potenziali iniziative istituzionali da parte dei competenti organi della Figc. Si tratta, infatti, di situazioni che presentano tratti concettuali ed operativi idonei ad incidere sui fondamentali dei bilanci delle società sportive professionistiche e che iniziano a presentarsi con frequenza statistica non trascurabile ed in maniera sufficientemente generalizzata. In particolare, alle operazioni di compravendita di calciatori le quali, pur concluse per prezzi significativi, comportano flussi pecuniari assai più contenuti in quanto sovente le reciproche posizioni di credito e debito sono regolate dai club a mezzo di compensazione.
“E’ la possibilità di ricorrere alla compensazione allo scopo di minimizzare i flussi pecuniari reciproci fissando, al tempo stesso, prezzi di compravendita dei singoli assets su basi economiche di cui non sempre i fondamentali aziendali traspaiono in modo palese ed intelligibile. Il che, ovviamente, determina una certa opacità informativa che rischia di risultare viepiù significativa in presenza di eventuali operazioni fra parti correlate. Effettuato un’analisi gli effetti sui bilanci di periodo delle società di talune operazioni di compravendita di calciato. Come il cosiddetto trading dei calciatori realizzato dalle società sportive professionistiche abbia generato pochissima liquidità. Tale fenomeno, ad avviso della Commissione, non può che destare attenzione perché rende difficile apprezzare la reale corrispondenza fra i prezzi convenuti per le singole operazioni, da un lato, ed il reale valore di mercato degli atleti, dall’altro lato. Sussiste quindi la possibilità che si stia determinando una sostanziale divergenza fra il prezzo pattuito ed il valore dei diritti compravenduti; il tutto con potenziale incidenza sull’affidabilità dell’informativa desumibile dai bilanci delle società sportive professionistiche”.
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Giornalista per passione, sportivo per lavoro. Seguo lo sport a 360° e mi diletto solo a guardalo. Tifoso ma non troppo, analista e critico sul gioco. Amante della Formula1 , del ciclismo e del calcio…. guardato!