Brutta, sporca e folle: l’Inter supera il Porto e accede ai quarti

L’Inter è ai quarti di finale di Champions a seguito di un pessimo 0-0 allo stadio do Dragão. Una squadra che ha rinunciato ad attaccare. Al cospetto c’era un Porto in difficoltà, che però nel secondo tempo ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, venendo fermato dai legni. Una squadra che ha ceduto parecchio in questi anni e decisamente modesta in termini di nomi.
Simone Inzaghi ha optato per la difesa composta da Darmian, Bastoni e Acerbi. Sérgio Conceição ha preferito, a sorpresa, Fabio Cardoso a Pepe. Beppe Marotta aveva dichiarato prima della partita: “Il Mondiale ha condizionato tanti giocatori, anche alcuni dei nostri. Erano concentrati su quella competizione e sono tornati non nella condizione ideale. Brozovic ha avuto diversi infortuni, non ha mai trovato la condizione psico-fisica giusta”.
Dopo pochi minuti, l’attaccante Evanilson si è infortunato a seguito di uno scontro con Bastoni. Episodio assolutamente fortuito, visto che il centrale nerazzurro ha colpito l’avversario con i tacchetti dopo aver lanciato Dimarco sulla fascia. Il brasiliano si è poi ripreso.
La prima parte di gara è stata di studio. Ambo le squadre non hanno fatto girare velocemente la palla. La prima occasione pericolosa è stata per l’Inter. I nerazzurri non hanno sfruttato benissimo un 3 contro 2. Dzeko è stato servito largo e ha sparato su Diogo Costa.
Il Porto ha poi preso il sopravvento in termini di possesso, affacciandosi dalle parti di Onana. L’azione più pericolosa è culminata con una conclusione di Eustaquio, con il canadese che ha mancato di poco la porta nerazzurra. Altra chance netta pochi minuti prima con Evanilson, chiuso poi da Dimarco. Finale di primo tempo caratterizzato dalle proteste dell’Inter per un intervento di Grujic.
A un certo punto sembrava che il Porto non riuscisse a penetrare tra le maglie nerazzurre, eppure l’Inter ha giocato bassa e palesando ben poca organizzazione. I contropiedi sono stati inesistenti. Lautaro è l’ombra di sé stesso. Il rigore sbagliato a La Spezia lo ha certamente sfiduciato. Gli stessi cambi non hanno sortito effetti. Uscito Bastoni, la squadra ha sbandato dietro.
Nei minuti di recupero il panico ha preso il sopravvento tra le fila nerazzurre. Il salvataggio sulla linea di Dumfries e i due legni del Porto, tutto verso il novantacinquestimo, hanno certificato che la Dea Bendata tifava Inter. Il fortino ha retto, ma più per casualità che per una difesa chissà quanto organizzata. Porto fermato dalla sfortuna ma anche dalla mancanza di grande qualità in avanti.
Evidentemente il karma è esistito per il modo in cui sono stati trattati i tifosi nerazzurri fuori dallo stadio. Questi ultimi erano muniti di regolare biglietto. Questi ultimi sono rimasti completamente ammassati. Una situazione folle e inqualificabile. Gestione incredibile di un ottavo di finale di Champions…

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione