Bologna-Lazio, le due squadre non si fanno male. Champions in bilico

Pareggio a reti bianche al Dall’Ara: finisce 0-0 fra Bologna e Lazio nel sabato sera di Serie A. Un punto che non cambia molto le cose in classifica per la squadra di Sarri, anzi, le mette in bilico. Se Roma e Milan dovessero vincere, i biancocelesti slitterebbero al quinto posto. Ottima prestazione degli emiliani che si confermano in un periodo di gran forma.
La cronaca del match
Il primo tempo di Bologna-Lazio è all’insegna dell’equilibrio, con la squadra di casa che ci prova più volte a tirare verso lo specchio. Anche i biancocelesti cercano la via del gol e hanno un’occasione molto ghiotta prima con Luis Alberto a tu per tu con Skorupski e sulla ribattuta va Felipe Anderson che sbatte comunque sul portiere rossoblù. Gli emiliani giocano una buona frazione di gioco mentre i capitolini subiscono molto gli avversari.

I secondi 45 minuti si giocano speculari ai primi, con il Bologna che cerca di avanzare verso la porta di Provedel e con la Lazio che subisce la corsa degli avversari. Ma le occasioni non ci sono da entrambe le squadre e il match si chiude a reti bianche, con tanti complimenti alla squadra di Thiago Motta e molti rimpianti per quella di Sarri che vede la zona Champions in bilico, con Roma e Milan che hanno l’opportunità di superare i biancocelesti.
La classifica e i prossimi impegni di Lazio e Bologna
Con questo scialbo 0-0, la Lazio sale di poco in classifica e raggiunge 49 punti, una lunghezza sotto l’Inter. Il Bologna invece si avvicina un po’ di più all’Atalanta: la squadra di Thiago Motta ora è a quota 36, a sei punti di distanza dai bergamaschi. I biancocelesti saranno impegnati nel ritorno degli ottavi di finale di Conference League, nel tentativo di ribaltare il risultato dell’Olimpico contro l’AZ Alkmaar, finita 1-2 per gli olandesi. Poi domenica 19 marzo c’è il derby contro la Roma, entrambe in lotta per un posto in Champions League. Impegno a Salerno per il Bologna.
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Appassionata di pallone sin da piccola, scrivo per passione ma anche per costruire un grande sogno: diventare giornalista pubblicista. Ho la voce molto alta e se mai doveste sentire qualcuno che urla durante le partite, beh quella sono proprio io!