Retegui in bilico tra la Nazionale azzurra e quella Argentina: Veron analizza le caratteristiche del giovane attaccante

Foto Twitter account Tigres
La Nazionale Italiana sta cercando di capire come poter naturalizzare Mateo Retegui del Tigre, ma di proprietà del Boca Juniors. L’attaccante classe 99 sta dimostrando passi da gigante e potrebbe essere convocato per le partite contro l’Inghilterra e contro Malta, sfide valide per la fase a gironi di Euro2024. Ci si aspetta una vera e propria battaglia tra Scaloni e Mancini per poter avere tra le file il giovane attaccante. In questa stagione ha realizzato 6 gol in 6 partite dimostrando di avere qualità offensiva, cosa che in questo momento manca all’attacco azzurro. Il giocatore ha una valutazione di 8 milioni di euro e il suo cartellino potrebbe aumentare se proseguirà a realizzare gol.

L’ex centrocampista di Lazio, Inter e Parma, Juan Sebastian Veron a La Gazzetta dello Sport ha svelato le caratteristiche tecniche di Mateo Rategui: “Un classico centravanti che sta imparando ad adattarsi al calcio moderno. Oggi il centravanti non è più il giocatore che sta in mezzo all’area di rigore ad aspettare il pallone. Si deve muovere con tutta la squadra, deve dettare i tempi dei passaggi, deve sapere quando andare incontro al centrocampista e quando, invece, è necessario attaccare la profondità. Ecco Mateo, adesso, sta imparando questa lezione. preferisce il destro, ma l’ho visto segnare gol anche con il mancino. E’ molto duttile. Sui cross ha il tempo d’anticipo che è necessario per evitare l’intervento dei difensori. E poi ha coraggio: non si tira indietro, ci mette sempre la gamba. Non è un gigante, ma si fa valere contro chiunque”.

In questi giorni si sta parlando di un possibile cambio di nazionale per il giovane talentino. Rategui è conteso sia dall’Argentina che dall’Italia. Veron ha spiegato che: “Non si è mai pronti per la Nazionale italiana, che è una delle più gloriose e vincenti del mondo. Però lui può dare un contributo importante, soprattutto alla luce del fatto che adesso, in Italia, ci sono poche prime punte che possono fare al caso di Mancini”.
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Giornalista per passione, sportivo per lavoro. Seguo lo sport a 360° e mi diletto solo a guardalo. Tifoso ma non troppo, analista e critico sul gioco. Amante della Formula1 , del ciclismo e del calcio…. guardato!