22 Marzo 2023

Champions League, Milan: è casa tua! Il club 7 volte Campione d’Europa stacca il pass per i quarti

Fonte foto: Twitter

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Cadere. Fortificarsi. Rialzarsi. Crederci. Battersi per l’obiettivo. Fare centro. Il Milan ha fatto tutto questo in un lasso di tempo nemmeno troppo lungo. Da inizio 2023 i rossoneri hanno trovato qualche ostacolo di troppo sulla loro strada. Difficile cogliere il perchè e, a questo punto, forse non ha nemmeno tanto senso continuare a farsi domande. Il presente è adesso. Il passato aiuta a crescere e il futuro è fatto per sognare e materializzare.

Grazie ai risultati avuti nel doppio confronto contro il Tottenham agli ottavi di finale di Champions League, il Milan ha strappato il pass per accedere ai quarti. Con la vittoria ottenuta in casa all’andata per 1-0 e il pareggio rimediato in trasferta per 0-0 la squadra di Pioli è approdata allo step successivo, cosa che non accadeva da ben 11 anni.

Nel match di mercoledì 8 marzo contro gli Spurs il Milan ha vinto applicandosi, con tanta dedizione e con pazienza. Una partita a scacchi quella che hanno dovuto affrontare Pioli e i suoi. Un’altra prova del 9 dopo la sconfitta patita contro la Fiorentina nel venticinquesimo turno di campionato. Ma i rossoneri si sono compattati, hanno messo testa e fisico per centrare l’obiettivo qualificazione.

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Un match gestito bene, nonostante il risultato sia stato traballante sino alla fine. Uno dei “men of the match” è stato sicuramente Mike Maignan. Il portiere, assente nella sfida di andata a causa infortunio, ha fatto un’europarata in pieno recupero salvando di fatto il risultato. Chirurgico nei movimenti, versatile, leader della difesa e della squadra in generale. Ha dato indicazioni ai compagni, gli ha spronati e anche tenuti sereni con il suo operato. E’ lui l’uomo in più? Forse si, ma non è il solo ad esserlo.

Perchè anche Tomori e Thiaw hanno offerto una prestazione degna di nota: i due, insieme a Kalulu, hanno letteralmente alzato un muro difficile da scalfire per il Tottenham. Tosti, difficili da beffare, attenti e capaci di mostrare tanta qualità e certezza. I difensori rossoneri sono cresciuti e hanno dato la sensazione di saper disporre ancora meglio delle loro qualità. Con il cambio del modulo, il giovane tedesco ha avuto maggiore opportunità di mettersi in mostra. E’ lui la scoperta di Pioli in questa seconda parte di stagione?

E che dire di Giroud? Lui ha saputo soffrire con il Milan, è riuscito a prenderlo per mano e a condurlo all’obiettivo. Nonostante un fisiologico calo dovuto all’impiego Mondiale, poco alla volta si è ripreso e ha offerto un gran lavoro di sacrificio. Nella gara giocata a Londra, ha mostrato una volta di più di saper essere una guida e di avere ancora tanto da dire e da dare a questo sport. Ha aiutato i suoi pur non segnando. E’ stato capace di fare tanto lavoro “sporco” e questo ha dato buoni frutti. Il numero 9 rossonero è sicuramente uno dei protagonisti della risalita del Milan. E’ lui l’uomo imprescindibile in attacco? Ad oggi, parrebbe di si.

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In tutta questa floridità, c’è spazio anche per una nota leggermente stonata: Rafael Leao. Il portoghese ha offerto l’ennesima prova opaca. Ha avuto alcune occasioni che avrebbe potuto sfruttare meglio ma, più che fisicamente, è apparso giù di corda dal punto di vista mentale. Errori su dinamiche semplici per uno come lui, leziosità che non ci si aspetta. Di sicuro, il numero 17 deve ritrovare leggerezza per esprimere al meglio il suo potenziale. Che, su questo suo stato di forma, pesi anche la questione legata al rinnovo contrattuale?

Insomma, come detto inizialmente, il Milan è caduto ma con il lavoro ha saputo rialzarsi. Certo, nel percorso ha trovato qualche altro ostacolo e ne potrebbe trovare di nuovi, ma porsi troppi interrogativi potrebbe non essere così producente. I rossoneri devono pensare partita per partita, preparandosi al meglio e mantenendo i piedi ben saldi a terra. La mentalità deve fortificarsi passo dopo passo, con consapevolezza dei propri pregi e dei difetti.

Pioli e i suoi hanno già dimostrato di sapere come si fa a restare in sella. Il periodo buio deve essere lasciato definitivamente alle spalle. Da quella parentesi devono essere tratti solo insegnamenti per il futuro. Il presente è qui, con un accesso ai quarti di finale in una competizione nella quale il Milan si è sempre trovato come a casa. Il futuro è un’altra pagina da scrivere. I trascorsi sono storia… Bella o brutta che sia.

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