Dybala e l’esultanza che non è andata giù ai tifosi: “Non gioco più nella Juve, mi spiace”
Quando incontra la Juve, per Paulo Dybala non è mai una partita come le altre e gli occhi tendono a cadere sui comportamenti della “Joya” con maggiore attenzione. Che il numero 21, ora in forza alla Roma, resti legato a una squadra nella quale ha militato per nove stagioni è scontato come è altresì scontato che la vittoria della Roma abbiamo provocato in lui sentimenti contrastanti. Dybala ha deciso di affidarsi all’istinto come accade spesso in campo, e alla fine ha fatto quello che si è sentito di fare, cioè esultare con i suoi compagni per una partita tirata, difficilissima per quella che adesso è anche la “sua” Roma.
I tifosi bianconeri non hanno gradito e lo hanno sottolineato sui social, perché in fondo dall’argentino si aspettano ancora quel rispetto, o quel “dispiacere per la vittoria”, verso la Juve. Qualcosa di dovuto che nasce dalla lunga militanza in bianconero, anche se ci sarebbe da discutere a lungo sulle modalità del suo addio, vissuto dal fantasista come un vero e proprio “strappo”.
Dybala, la spiegazione attraverso Telegram: “Gioco per la Roma”
Dybala ha tenuto a puntualizzare i motivi della sua esultanza attraverso il suo canale privato di Telegram, che non dipendono da una forma di rancore bensì dal rispetto per la sua nuova società, i suoi compagni e i suoi attuali tifosi:
“So che è difficile per voi.. lo è anche per me.. ma oggi gioco per un’altra squadra e con altri compagni ai quale devo portare rispetto pure!! Vincere non è mai facile e per noi era importante..! Il rispetto sempre ci sarà.. non lasciatevi ingannare dei social. Non ho esultato un gol… e non sono andato in faccia a nessuno! Ho festeggiato con i miei compagni una vittoria..! Mi dispiace che la Vedete così.. vi mando un forte abbraccio a tutti! Vi voglio bene”.
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Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.
