Sarri batte Spalletti. La Lazio batte il Napoli.

Tanto tuonò che piovve.
Prima tappa indigesta. L’avversario scomodo ed il percorso pieno di insidie.
Il Maradona è espugnato. Serata amara. Napoli opaco. Poche idee e quelle viste, apparentemente, un pizzico confuse. Non ci siamo abituati. Il “difetto” ed il privilegio di aver assistito a qualcosa di prodigioso. Arriva la prima sconfitta della stagione 2023. Si ferma la marcia che pareva inarrestabile. La banda Spalletti sbatte contro i ragazzi terribili di Sarri. All’Inter si unisce la Lazio. La Cremonese è stata più che altro la follia di una sera.
Le “preghiere” della serie A, alla fine, vengono esaudite. Incidente di percorso. Qualcosa di logico. Elementare.
Se proprio doveva accadere, meglio sia stata la Lazio, del mai dimenticato Maurizio Sarri. 3 Marzo, giornata numero 25. Ricordiamo questa combinazione.
Il Napoli gioca, la Lazio rintuzza ogni spazio, attenta e concentrata, chiude e riparte. Poi l’occasione che cambia la gara. Gol di Vecino.
La Lazio vince a Napoli.
Sarri la vince in stile Allegri. Vince di corto muso ed onestamente, visto il percorso precedente, lo merita.
Nel pomeriggio avevamo detto di un mini giro d’Italia. Lazio, Atalanta, Torino e Milan. 4 tappe scomode. La prima indigesta. Detto questo se l’Inter battesse il Lecce sarebbe comunque a 15 punti di distanza.
Fisiologico.
Calo fisiologico.
Il Napoli resta primo.
Primissimo.
