Paulo Dybala vuole i soldi che gli spettano e il suo legale chiede anche alla Juve un risarcimento per il mancato rinnovo.
L’attaccante argentino, ora in forza alla Roma, è stato sentito dalla Guardia di Finanza della capitale il 21 febbraio scorso in merito all’inchiesta Prisma che vede coinvolto il club bianconero.
“Non ricordo quando mi è stato pagato l’ultimo stipendio, però so bene che la Juventus mi deve ancora dei soldi”, avrebbe dichiarato Dybala nel corso dell’interrogazione.
Il mancato pagamento di cui parla farebbe riferimento alla stagione 2020-2021 e alle mensilità posticipate legate alla dilazione degli stipendi durante il periodo Covid, per un totale di 3,7 milioni di euro.
Gli investigatori stanno provando da tempo a capire se la Juventus ha truccato i conti con plusvalenze fittizie e soprattutto con la manovra stipendi, cioè proprio la dilazione dei salari dei calciatori durante il periodo in cui il massimo campionato venne sospeso a casa della pandemia.
Dybala avrebbe poi menzionato un accordo tra club e giocatori che, di fatto, non sarebbe stato rispettato:
“Quando abbiamo fatto l’accordo per lo spostamento degli stipendi, sapevo che se avevo ancora un contratto gli stipendi arretrati li pagavano in aumento su quelli successivi, se invece andavo via mi dovevano pagare subito. So che ad aprile la Juve ha l’ultima possibilità per pagare quei 3 milioni. In caso contrario il mio avvocato farà delle richieste per iscritto, anche se io spero di non arrivare a tanto. Rivoglio i miei soldi sì ma senza fare nessuna causa, evitando problemi sia a me che alla Juventus”.
DYBALA VUOLE ANCHE IL RISARCIMENTO PER IL MANCATO RINNOVO?
Stando a quanto riportato oggi da “La Gazzetta dello Sport”, Luca Ferrari -il legale di Paulo Dybala- è stato sentito dalla Procura di Torino come persona informata sui fatti.
In quest’occasione Ferrari ha fatto presente di aver già presentato alla Juve via mail, ormai quasi un anno fa, una richiesta di risarcimento dovuta al mancato rinnovo di Dybala con il club bianconero.
A tal proposito da Roma è arrivata la risposta dell’argentino che dice di non essere interessato a un risarcimento ma solo agli arretrati che gli spettano.
LA CARTA DYBALA
Dalle carte dell’inchiesta Prisma risulterebbe che i 3,7 milioni di euro dovuti a Dybala siano stati inseriti dalla Juve nel bilancio 2021-22 come fondo rischi, diversamente dagli arretrati di Cristiano Ronaldo che non figurerebbero in alcun modo a bilancio.
L’argentino avrebbe firmato una scrittura privata con cui la Juventus si impegnava a restituire i soldi in caso di addio come incentivo all’esodo del giocatore.
La “carta Dybala” è stata ritrovata insieme alle altre, è firmata dal club e dal giocatore(diversamente da quella di Ronaldo) ma non è mai stata depositata in Lega, motivo per cui Dybala potrebbe essere squalificato dalla procura federale.
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Giornalista pubblicista.
Appassionata di calcio a 360º