Milan-Atalanta, Pioli: “Domani torna Maignan! Ibra potrebbe giocare. La verità su Bennacer”

Fonte foto: Profilo Twitter Milan
Stefano Pioli ha presentato in sala stampa la sfida contro l’Atalanta, in programma domani sera ore 20.45 a San Siro. Le parole.
Quale sarà la chiave tattica di domani?
“Chi riesce a far prima male all’avversario non lo so, ma l’Atalanta è una grande squadra. Ha tecnica e fisicità, anche noi abbiamo le nostre caratteristiche e credo sarà una sfida aperta”.
Ibra e Maignan come stanno?
“Ibra sta sempre meglio, mentre Bennacer e Calabria non saranno convocati e dovrei riaverli per Firenze, così come Florenzi. Domani giocherà Mike. Tata ha fatto pienamente il proprio dovere. Ha faticato all’inizio perché era da tanto che non giocava, poi ha trovato ritmo e ha dato un buon contributo in sua assenza, tra l’altro ultimamente non è stato benissimo. Mike è stato un leone in gabbia, sta bene ed è molto motivato, sicuramente ci darà un grande apporto”.
L’Atalanta per voi è sempre stata una partita fondamentale:
“Una partita molto importante, adesso lo è perché la classifica per la Champions è molto corta. Abbiamo l’occasione per allungare su di loro. Mi aspetto una partita combattuta, l’Atalanta è una squadra di duelli, contrasti, ripartenze. Noi stiamo bene di testa e di gambe, vogliamo giocare la nostra partita al massimo, vogliamo provare a controllare meglio la partita, stando attenti in fase difensiva”.
Il rientro di Maignan è la notizia del giorno?
“È stato il migliore portiere della scorsa stagione, ci dà tantissimo ed è un portiere molto comunicativo. Avrà più tempo e spazio, come spesso succede con l’Atalanta, per iniziare l’azione. È comunque un giocatore che non gioca da 5 mesi, avrà bisogno di un po’ di tempo ma ci aspettiamo tanto e sono molto contento del suo rientro”.
Domani Ibra in campo lo rivedremo?
“Potrebbe, la prima convocazione che gli ho fatto col Torino era per farlo tornare col gruppo, sa quanto ha lavorato e sofferto per tornare a disposizione. Poi ora è a disposizione, è pronto per giocare”.
Ritrovate tutti i senatori:
“Più giocatori di personalità e leader ci sono a disposizione più ci sentiamo convinti e forti. L’aspetto tecnico e tattico è importante, ma quello mentale è fondamentale. Serve la convinzione e la personalità di farsi dare il pallone e poi gestirlo bene”.
Cosa ha avuto Bennacer?
“Una piccola lesione muscolare, abbiamo provato a recuperarlo per il Tottenham anche per problemi di lista e sta bene, ma non è ancora il caso di rischiarlo”.
Domani prevista una marcatura su Hojlund?
“L’avevamo studiato in una gara tra Salisburgo e Sturm e fece una gara incredibile. Troviamo un centravanti molto diverso rispetto a quelli che abbiamo affrontato recentemente, ci vorrà molta attenzione anche sulla profondità viste le sue caratteristiche”.
Qual è lo step di crescita che deve fare il suo Milan?
“Controllare di più le partite, con il Monza nella ripresa ci siamo abbassati troppo coi centrocampisti e la pressione delle punte deve essere maggiore. I terzi devono andare, Tomori e Kalulu hanno qualità e attaccare con questi giocatori può darci imprevedibilità”.
Qualcuno la sta mettendo in difficoltà sulla formazione?
“Difficile per me fare le scelte, le faccio provando dispiacere. Meriterebbero tutti di giocare. Si gioca in 11, ma quello che vedo nei loro occhi mi rende felice ed orgoglioso e mi rende difficile fare scelte. Si va avanti a mettere in campo la migliore formazione possibile per la partita, i ragazzi questo lo sanno”.
Con il ritorno di Calabria si torna a 4?
“Sì sì, si può. In base alla caratteristiche dei giocatori possiamo schierarci in modo differente. Si può tutto. Non è il sistema di gioco che ci fa vincere, ma i principi e la qualità che ci mettiamo nelle giocate”.
Che tipo di Atalanta si aspetta?
“Dipenderà molto dai due trequartisti, se saranno veramente Lookman e Boga. Sono sicuramente più veloci ma le posizioni sono le stesse, sappiamo cosa aspettarci. Adesso è importante coprire anche le seconde palle e le zone fuori area”.
Avete sprecato tanti gol:
“In tutte e tre le partite abbiamo avuto l’occasione per chiuderla e gestire con meno ansia, dobbiamo essere più concreti e determinati. Dobbiamo essere molto attenti e qualitativi”.
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Milanese classe 2000, bocciato sul campo ma promosso nella scrittura di calcio a 360 gradi. Risultatista di sangue, vivo il gioco con passione analizzando ogni suo singolo aspetto. Pragmatico sotto tutti i punti di vista, sogno di fare della mia passione un lavoro.