Antonio Conte tornerà a San Siro dopo la parentesi vittoriosa con l’Inter. Il tecnico del Tottenham, sfiderà il Milan di Pioli agli ottavi di finale di Champions League. Sarà una sfida molto interessante che vedrà due stili diversi di gioco: uno più guardingo di Pioli e uno più estroso di Conte. Questa sera, la notte di San Valentino, ovvero quella degli innamorati, il Tottenham vorrà rovinare questa atmosfera magica, ma il Milan saprà gestire al meglio questa evenienza.
In conferenza stampa, Antonio Conte ha presentato la sfida tra il Milan e il Tottenham: “Sicuramente, ho bei ricordi. Dopo 21 mesi torno a San Siro con il Tottenham e sono orgoglioso di essere qui con il mio Club, soprattutto perché giocheremo una partita importante in Champions League. Ho tanti bei ricordi, ma questa è un’altra storia, dobbiamo cercare di fare una buona partita e cercare di ottenere un buon risultato. L’atmosfera sarà un’atmosfera importante, perché giocare a San Siro è incredibile, ti diverti ma, allo stesso tempo, può metterti sotto pressione. Dobbiamo affrontare questa partita nel modo giusto dall’inizio alla fine“.
Una settimana abbastanza turbolenta quella di Conte: il tecnico ha dei piccoli problemi di salute e ha perso uomini chiave come Bissouma e Rodrigo. Il mister ha spiegato come si presenterà il Tottenham a San Siro: “Nelle ultime settimane è successo di tutto. Ho iniziato con la mia operazione, poi Hugo, un grave infortunio contro il City, poi l’operazione con Bissouma e ora Rodrigo. È una grande, grande perdita per noi, ma non voglio che queste perdite diventino un alibi per noi. Abbiamo due giovani giocatori, Olly Skipp e Pape Sarr, a giocare a centrocampo. Ci fidiamo di loro. Dobbiamo essere bravi ad aiutarli a superare l’emozione ea sentire la fiducia, per sentirsi a proprio agio nel giocare. Parliamo di due giocatori, ottime prospettive, questa è la prima partita (da titolare) in Champions League per entrambi ma, allo stesso tempo, lavorano con noi da tanto tempo e la mia aspettativa è di vedere una bella partita .”
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