28 Marzo 2023
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La vittoria sull’Udinese per 1-0 ha consentito al Torino di agganciare il 7° posto in classifica scavalcando proprio i friulani. Nonostante i tanti punti lasciati per strada, la squadra granata ne ha 30 in classifica. Lo scorso anno, a questo punto della stagione, il Torino aveva un punto in più ma è rimasto sempre tagliato fuori dalla corsa per l’Europa. La vittoria di domenica pomeriggio, al termine di un match giocato con determinazione e lucidità, riscatta almeno parzialmente l’eliminazione dalla Coppa Italia e inserisce la formazione di Juric nella lotta alla Conference League.

Con questa voglia possiamo competere con tante squadre, è una vittoria importantissima perché arriva nella settimana con tre gare ravvicinate” così Juric ha commentato il successo sull’Udinese ” L’importante è mantenere questo spirito, poi vedremo dove arriveremo anche perché dobbiamo continuare a crescere e a recuperare gli infortunati”.

Il Torino non è costruito per andare in Europa ma la corsa europea ha tantissime variabili ed è lecito crederci.

PERCHE’ SI

Mancano 17 partite alla fine del campionato, 51 punti in palio, manca tanto alla fine, è tutto aperto. La squadra risulta compatta, unita ed il feeling tra giocatori e tecnico cresce come ha sottolineato lo stesso Juric. L’infermeria comincia a svuotarsi. Pellegri è andato in panchina domenica ed è verosimile che venerdì a Milano possa tornare a dare il suo contributo anche solo per uno spezzone di partita. Ivan Ilic dovrebbe recuperare dalla contusione alla caviglia e Radonjic dall’affaticamento all’adduttore. Le squadre che lottano per il settimo posto non sembrano essere superiori al Torino. Infine la tifoseria granata: potrà essere il valore aggiunto in questo finale di stagione.

PERCHE’ NO

Il settimo posto non è garanzia di un posto in Europa. Per andare ai preliminari di Conference League, l’Inter dovrebbe vincere la Coppa Italia. Poi dovranno essere confermati i 15 punti di penalizzazione alla Juventus. La mancanza di continuità sommato alla puntualità con cui la squadra granata stecca le partite dell’ipotetica svolta sono il vero tallone di Achille della squadra di Juric. Infine la rosa non è stata adeguatamente rinforzata a gennaio. Numericamente e qualitativamente è rimasta pressochè invariata.

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