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Dopo il Napoli, la Cremonese punisce una brutta Roma e continua a cavalcare il suo sogno in Coppa Italia. Gli eroi dell’Olimpico sono Dessers e… Celik, autore dell’autore che condanna definitivamente i giallorossi; ma è tutta la squadra grigiorossa a beneficiare dello stato di una Roma apparsa, per non infierire, involuta rispetto alla convincente gara di Napoli.

Mourinho sceglie il turnover massiccio e opta per Kumbulla al centro della difesa al posto di Smalling, Tahirovic a centrocampo al fianco di Cristante mentre davanti conferma soltanto Pellegrini, tenendo in panchina Abraham e Dybala a favore di Volpato e Belotti.

I giallorossi sono lontani parenti della squadra vista a Napoli, tengono palla non accelerando e dando coraggio alla Cremonese, brava ad alzare la linea e a rischiare soltanto su un cambio di gioco di Cristante sul quale si avventa Tahirovic la cui conclusione al volo, pregevole, trova la risposta d’istinto di Sarr. Il ritmo compassato favorisce gli ospiti che al primo accenno di pressing approfittano di un errore macroscopico di Kumbulla: Dessers si invola in solitaria verso Rui Patricio, costretto ad atterrarlo. Il rigore è netto e lo stesso olandese realizza portando in vantaggio la Cremonese.

La Roma, piena di giovani, esce dallo spartito e singhiozza nel palleggio partorendo un colpo di testa innocuo di Mancini su palla inattiva mentre Pellegrini fa sbattere sulla barriera un calcio di punizione da posizione favorevole.

Nella ripresa Mourinho mette dentro l’artiglieria pesante con l’ingresso di Smalling, Matic, Dybala e Zalewski al posto di Kumbulla, un nervosissimo Mancini, Cristante e Volpato, optando per un 4-2-3-1 offensivo ma la Cremonese al primo affondo raddoppia e gela l’Olimpico: Okereke fugge sulla destra e cerca dentro l’area Tsadjout ma il tentativo di anticipo di Celik è fatale a Rui Patricio. Sullo 0-2 la reazione giallorossa è rabbiosa: entra anche Abraham e la trazione anteriore è completa. El Sharaawy sfiora il palo in girata, Ibanez anticipa tutti su palla inattiva ma è impreciso mentre Pellegrini in semirovesciata impegna Sarr alla deviazione in angolo. La Roma è tambureggiante ma non sfonda e Smalling ha sui piedi (da difensore) la palla per riaprire la partita ma l’inglese, su sponda di Belotti, calcia clamorosamente a lato da posizione favorevolissima.

Con lo scorrere del tempo la Roma, seppur in costante proiezione offensiva, perde mordente e le azioni realmente pericolose da parte della squadra di Mourinho si rarefanno: Abraham a tu per tu con Sarr colpisce il palo ma in posizione di offside mentre Pellegrini schiaccia un mancino dal limite tra le braccia del portiere.

Nel finale la spinta della Roma riprende con Dybala che al 90’ sfiora il gol della ma il suo mancino da pochi passi lambisce la traversa a portiere battuto mentre Belotti segna il gol della bandiera con un diagonale che sfonda il muro giallorosso fissando il risultato sul definitivo 2-1.