Torino-Spezia, Juric: “Decimo posto uno Scudetto per noi. Bayeye e Adopo titolari? Vi dico. Sullo Spezia…”

Fonte profilo twitter ufficiale Torino FC
Ivan Juric ha presentato in sala stampa la sfida di domani pomeriggio contro lo Spezia. Ecco le dichiarazioni complete.
Il passaggio del turno in Coppa Italia è stata la svolta per voi?
“Già siamo al massimo delle nostre possibilità, non c’è bisogno di scintille”.
Sono ore delicate per l’ambiente?
“Sono punti di vista, quando giochi con il Bologna mi sento inferiore: quel risultato non è uno scivolone, ma una sconfitta normale. Loro hanno qualcosa in più. Lo Spezia mi piace, hanno giocatori forti e moderni. Holm, Nzola, Kiwior non hanno un grande nome, ma hanno caratteristiche giuste per il calcio moderno. Hanno vinto a Verona, vincevano 2-0 con l’Atalanta: se non siamo al 100% psicologicamente o fisicamente, non c’è partita”.
Trappole per domani?
“Ripeto ciò che ho detto…Voi dite che il Verona è stato un passo falso, io no. A Salerno abbiamo fatto una grande partita. Con lo Spezia faremo fatica se non daremo il massimo perché i valori sono simili”.
Bayeye e Adopo, eroi di San Siro, possibilità di vederli titolari?
“No, titolari no”.
Quanto è cambiato il campionato prima e dopo il Mondiale?
“Qualcuno si è rinforzato, penso al Verona che ha ripreso a lavorare come si deve e si vede. Ma siamo rientrati velocemente nel ritmo. Per noi, queste tre partite mi hanno soddisfazioni dal punto di vista del gioco. Per domani ho davvero paura, abbiamo avuto tanto dispendio ed è normale che squadre di valori uguali conta l’aspetto mentale e quello fisico”.
Oggi come colloca il Toro?
“Se fai il decimo posto, è uno scudetto…Tra nono e undicesimo, poi c’è differenza notevole con le altre squadre davanti. Poi se dimostriamo a Milano che possiamo andare oltre e otteniamo risultati superiori, ci credo. Ma il Verona ha fatto nono, nono, decimo e poi penultimo più o meno con gli stessi giocatori”.
Schuurs potrà diventare come Bremer?
“Sono stra contento di lui, sono entusiasta della sua voglia. E’ diverso da Bremer: il brasiliano ha una struttura fisica e un modo di difendere fantastico, Schuurs è cresciuto in certe cose che gli mancavano e pian piano le sta migliorando. Ha altre qualità, come i passaggi e inserirsi in attacco. Come difensore puro, Bremer è il migliore tra quelli che ho allenato insieme a Romero. Schuurs è più completo, in un certo senso: non è così animale, così toste, ma ha altre cose belle e importanti. Ha una voglia di allenarsi unica”.
Questi picchi di prestazione?
“Contro il Verona abbiamo fatto benissimo per 90 minuti, a Salerno 45 minuti eccellenti in cui potevamo fare tantissimi gol ma sei il Toro e non li fa…Non è fame, è qualità: la fame è in fase difensiva, la qualità è diversa. Per me sono tre partite sullo stesso livello. Dopo il Verona sono tornato a casa molto felice”.
Gli eroi di San Siro meritano di stare al Toro o bisogna ascoltare offerte?
“Con Bayeye sono stato chiaro: Lazaro, Aina, Singo e Vojvoda sono più forti in questo momento. Sa che questi cinque mesi gli sono serviti tanto, si è allenato con giocatori forti ma voleva andare a giocare. La mia idea è che ha sfruttato al massimo i suoi 10 minuti, ma rimane sotto gli altri quattro esterni. Lazaro è infortunato, ci può dare una mano e vediamo se avrà opportunità per andare via. Adopo è utile perché può fare il difensore o a centrocampo, a San Siro ha fatto un gran lavoro su De Ketelaere. Conto su di lui, è più centrocampista con le caratteristiche tipo di Desailly”.
Servono rinforzi a gennaio?
“Penso di sì…Li volevo il primo gennaio perché avevamo quattro partite. La società dipende dalle cose economiche, ma vorrebbe migliorare e completare”.
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Milanese classe 2000, bocciato sul campo ma promosso nella scrittura di calcio a 360 gradi. Risultatista di sangue, vivo il gioco con passione analizzando ogni suo singolo aspetto. Pragmatico sotto tutti i punti di vista, sogno di fare della mia passione un lavoro.