Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria nel finale contro la Cremonese grazie alla punizione di Arek Milik. Ecco le dichiarazioni complete.
Cosa le è piaciuto di più e cosa meno?
“Sapevamo che non sarebbe stata una gara semplice, nelle ultime due la Cremonese non aveva concesso gol e col Napoli ha perso dopo essere stata sull’1-1. Sono ben organizzati, nel primo tempo abbiamo sbagliato molto tecnicamente, ma questa partita dev’essere un punto di partenza. I ragazzi si sono calati bene nella gara e bisogna cercare di consolidare la posizione in classifica e questo è un buon risultato, vincere alla ripresa non è mai semplice”.
Soulé che partita ha fatto?
“Ha fatto una buona partita in un ruolo in cui si è sacrificato molto, sono contento di lui come di tutti i giocatori. Ora bisogna recuperare tutti perché entriamo in un ciclo di gare che ci porta fino a giugno e cresceremo di condizione, chi è tornato dai Mondiali ha bisogno di lavorare. Chiesa ha fatto un buon secondo tempo e ci sono le prospettive per fare bene. L’importante è lavorare bene, i ragazzi sono stati bravi a portarla a casa”.
Come mai Kean dalla panchina?
“Con quattro centrocampisti tra Fagioli e Miretti potevamo avere molto più palleggio e la Cremonese era chiusa, poi non avendo cambi ho preferito mettere Kean in panchina per poi inserirlo quando loro sarebbero calati”.
Quanto conta aver vinto senza prendere gol?
“Conta aver vinto, la ripresa non è mai semplice. Vincere qui è difficile per tutti, a parte la Lazio poi qui le squadre hanno sempre fatto fatica a vincere”.
Perché Rabiot dalla panchina?
“Ha giocato la finale, poi era stato fermo prima della finale e quindi avevo troppi giocatori da mettere all’inizio con poco minutaggio. Chiesa è entrato anche bene, Paredes ha fatto bene da mezzala. Quando hai questi cambi in panchina è importante”.
Di Maria presente sabato?
“Vediamo, oggi si è allenato. Deve stare bene, è un giocatore straordinario e spero di averlo a disposizione. Abbiamo cinque mesi da giocare e abbiamo bisogno di tutti”.
Sul mercato vi aspettate qualcosa?
“La Juventus ha una rosa molto importante, ci sono state delle defezioni ed in questa fase sono usciti dei giovani importanti e direi che c’è da essere contenti. C’è da lavorare e migliorare, siamo numericamente a posto”.
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Milanese classe 2000, bocciato sul campo ma promosso nella scrittura di calcio a 360 gradi. Risultatista di sangue, vivo il gioco con passione analizzando ogni suo singolo aspetto. Pragmatico sotto tutti i punti di vista, sogno di fare della mia passione un lavoro.