• Tempo di lettura:2Minuti

FC Internazionale Milano, il suo presidente Steven Zhang, il Vice Presidente Javier Zanetti, gli Amministratori Delegati Alessandro Antonello e Giuseppe Marotta, l’allenatore Simone Inzaghi e il suo staff, i calciatori e tutto il mondo Inter, si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic e, nel ricordarlo, abbracciano i suoi familiari. Non si è mai pronti a salutare un compagno di viaggio. Sembra che il tempo sia stato troppo poco, già svanito, solo un ricordo. Salutare per sempre Sinisa Mihajlovic è difficile per tante ragioni. È doloroso, ingiusto, profondamente malinconico. Prima avversario in campo, poi nerazzurro, da giocatore e da vice allenatore. Poi di nuovo di fronte, sulle panchine rivali.

Sempre fedele a se stesso: nella grinta e nell’atteggiamento, nella fierezza e nella serietà. Personalità e sicurezza trasmesse ai suoi calciatori, lottatore in campo e fuori, quando ha dovuto intraprendere la sfida più difficile e importante, quella contro la malattia. Affrontata alla Sinisa: la voglia di vivere, di lottare. “Ho fatto a pugni con la Leucemia”, diceva. Perché l’ha combattuta con fierezza, tornando ad allenare, svelando anche un lato che per anni ha sempre nascosto: “Ho imparato a piangere: vedere un uomo duro che piange, fa tenerezza”. Questo è il comunicato dell’Inter che ha ricordato Sinisa Mihajlovic, ex giocatore e vice allenatore durante la parentesi da mister di Roberto Mancini.

Sinisa fino in fondo. Con un messaggio che ha raggiunto e resterà nel cuore di tutti gli appassionati di calcio. Sport e vita. L’Inter, nell’abbracciare la sua famiglia in questo momento tristissimo, lo ricorda con immenso affetto e amicizia.

Seguici anche su Instagram