Evelina Christillin, tifosa della Juventus e membro del board di Uefa e Fifa, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” sul tema caldo della Superlega.
Proprio ieri è arrivato dalla CGUE il parere dell’avvocato Athanasios Rantos che, rispondendo ai quesiti posti dal Tribunale di Madrid sul presunto monopolio della Uefa, ha di fatto respinto le accuse della Superlega.
Ecco il parere di Evelina Christillin sulla scelta che ha fatto Andrea Agnelli:
“Dopo il lancio della Superlega ero molto provata e ricordo che andai a piangere sulla tomba dei miei genitori. È stata una delle peggiori esperienze della mia vita: è stato drammatico, non esagero. Dopo aver passato una vita al fianco della famiglia Agnelli, e con il senso di profonda gratitudine che provo in particolare per l’Avvocato Gianni e suo fratello Umberto, mi sono trovata in una situazione molto difficile da gestire. Io sono una grande tifosa juventina ma il progetto della Superlega era per me un grave errore”.
LA SITUAZIONE OGGI-
“Mi sembra sia stata pronunciata la parola fine. Alla base del ricorso c’era il possibile abuso di posizione dominante da parte di Uefa e Fifa e adesso è chiaro che così non è. La Superlega era nata male. Tutte le istituzioni politiche e sportive si sono schierate subito dalla parte dell’Uefa ma sono stati soprattutto i tifosi con la loro immediata protesta a prendere una posizione netta. I club fondatori della Superlega non avevano tenuto in considerazione proprio loro, i tifosi. Cioè le persone a cui il calcio si rivolge e che non hanno alcun interesse se non il rapporto con la loro squadra del cuore.”
I TRE GIORNI A MONTREUX E IL COMUNICATO-
Il 20 aprile del 2021 si è tenuto a Montreux il 45° Congresso della UEFA che, benché Ordinario, passerà alla storia per quanto emerso ossia l’annuncio di 12 club europei, tra cui appunto la Juventus, dell’adesione al progetto Superlega Europea. Ecco la reazione della Christillin in quel momento:
“Inizialmente non ci avevo creduto. Era una storia strana perché avevo sentito Andrea Agnelli il giorno prima, spesso arrivavo alle riunioni in macchina con lui. Fu tutto surreale, furono molto bravi a tenere tutto nascosto”
E continua: “Dopo il comunicato crollò il mio mondo, visti i rapporti con la famiglia Agnelli e il mio ruolo nella Uefa. Ogni dieci minuti cambiava lo scenario, non si capiva cosa stesse accadendo davvero. Ci sono state riunioni continue per ventiquattro ore, sembrava un attacco micidiale al sistema”.
TRADIMENTO DA AGNELLI?-
Visto lo scenario che le si presentò davanti improvvisamente e di cui Evelina Christillin non era stata minimamente informata da parte del suo amico Andrea Agnelli, nel corso dell’intervista le viene chiesto se si sentì tradita dalla Juve:
“Tradita no però avevo il cuore diviso a metà. Non avrei potuto comportarmi diversamente da come ho fatto. Ma questo non cambia nulla per quanto riguarda il mio affetto e la mia gratitudine per la famiglia Agnelli e il tifo per la Juventus: la società e la squadra si riprenderanno rapidamente. Sa come diciamo noi, vero? Fino alla fine”.
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Giornalista pubblicista.
Appassionata di calcio a 360º