Il Portogallo di Cristiano Ronaldo era chiamato a rispondere all’Argentina di Messi. CR7 è rimasto ancora fuori dalle scelte iniziali del CT Fernando Santos. Walid Regragui, selezionatore del Marocco, ha confermato in sostanza la squadra che ha eliminato la Spagna agli ottavi di finale.

Come prevedibile, il pallino del gioco è stato appannaggio della Seleção das Quinas. João Félix ha impegnato Bono dopo appena 4 minuti con un colpo di testa piuttosto ravvicinato. Colpo di testa anche di En-Nesyri nell’azione successiva. Il centravanti del Siviglia ha sprecato a due passi da Diogo Costa.

Il Marocco ha dimostrato di non essere affatto uno sparring partner. João Félix ha avuto un altro paio di occasioni, ma non è davvero andato vicino al gol. Gol trovato invece dai marocchini su follia di Costa, che ha mancato l’uscita su un cross di Attiyat Allah. Facile per En-Nesyri il colpo di testa del vantaggio per i Leoni dell’Atlas. Subito dopo, Bruno Fernandes ha tirato una gran botta da posizione defilata. Battuta stampatasi sulla traversa della porta difesa da Bono.

Dopo un rigore reclamato dal Portogallo, Boufal si è trovato da sinistra a tirare verso la porta avversaria, sbagliando la conclusione. A fine primo tempo, il direttore di gara Facundo Tello è stato accerchiato dagli uomini di Fernando Santos. Il VAR non ha ravvisato gli estremi per la concessione del rigore ai portoghesi per un intervento di Hakimi su Bernando Silva.

Nel secondo tempo il Marocco ha avuto una grande occasione per raddoppiare con El Yamiq, che ha sparato su Costa a due metri dalla porta. Nel frattempo, il CT ha inserito Cristiano Ronaldo (in coppia con Ramos) e Cancelo. Perdita importante per gli uomini di Regragui, con Saiss uscito in barella per un infortunio.

Prima dello scoccare dell’ora di gioco, grandissima occasione per Ramos. Tanto per cambiare di testa. La palla è finita fuori di poco. Portogallo che ha quindi tenuto maggiormente il pallino del gioco. I Leoni dell’Atlas hanno fatto il massimo per non perdere la solidità difensiva mostrata. Con un tiro dal limite dall’area Bruno Fernandes ha sfiorato la rete. Palla che ha oltrepassato la traversa di un soffio.

Portogallo che ha tenuto palla con il Marocco tutto rintanato nella propria metà campo. La nazionale di Fernando Santos è sembrava monocorde e sembrava trascinare il proprio gioco all’insegno della noia. Il CT ha ridisegnato una squadra a trazione anteriore, gettando nella mischia Rafael Leão, Vitinha e Horta. Marocco ben chiuso e che non ha però disegnato il pressing. Nonostante sembrasse in riserva fisica, la compagine di Walid Regragui non ha perso la propria organizzazione difensiva.

Nel finale i Leoni dell’Atlas hanno puntato su grinta e lotta, rinunciando a Ziyech (acciaccato) e Boufal. Marocco che ha arretrato il baricentro. João Félix ha avuto la quarta occasione per segnare con una botta di sinistro. Cheddira ha provato a tenere palla ma si è dimostrato arruffone. Lato Portogallo, ha fatto storcere il naso la scelta di tenere Rafael Leão troppo sull’esterno dal suo ingresso in campo.

Quando è apparsa la lavagnetta luminosa con gli 8 minuti di recupero, Cristiano Ronaldo ha ricevuto un filtrante di Bruno Fernandes, prendendo i centrali marocchini sul tempo ma la conclusione è stata parata da Bono. Cheddira ha preso poi due gialli nel giro di pochi secondi, facendosi espellere in maniera a dir poco ingenua. Il Portogallo ha avuto quindi cinque minuti per andare alla caccia del pareggio.

Aboukhlal, lanciato a rete, ha avuto l’occasionissima per il 2-0 del Marocco in contropiede. L’attaccante del Tolosa si è fatto ipnotizzare poi da Diogo Costa. Sull’azione successiva, incredibile occasione per Pepe, che da due passi di testa ha mandato al lato. Il Portogallo ha puntato troppo sui lanci lunghi, con calciatori fuori ruolo, Rafael Leão in primis. Fernando Santos ha fatto il paio con Bacchi, rendendosi anch’egli protagonista di scelte a dir poco scellerate.

Il Marocco è la prima squadra africana che raggiunge una semifinale dei mondiali. Paese arabo, i Leoni dell’Atlas hanno raggiunto lo storico traguardo in un mondiale in uno stato arabo. Grande abnegazione per un’impresa straordinaria assolutamente inaspettata.