Un Portogallo semplicemente spettacolare umilia ed annichilisce una Svizzera non pervenuta: finisce 6-1 il match tennistico del Lusail Iconic Stadium. Una vittoria del CT Santos, che con le sue scelte iniziali la vince in tutto e per tutto: sul piano del gioco, troppo latitante quello della fase a gironi, e sul piano dell’intesa tra i giocatori. Con Cristiano in panchina, il tecnico lusitano dà fiducia a Gonçalo Ramos, che alla prima da titolare si regala una serata memorabile siglando una tripletta e portandosi a casa il pallone. Bene anche Joao Felix che fin qui aveva dimostrato poco, così come Bruno Fernandes che regala un altro assist. Benissimo Guerreiro, il quale sfrutta al meglio l’opportunità datagli al posto di Cancelo e offre una prestazione di livello condita anche dal gol del momentaneo 4-0.
E’ un Portogallo che dà un importante segnale di forza dopo un girone in cui aveva faticato sia a vincere che a imporre il proprio valore. Merito anche di una Svizzera che si è letteralmente consegnata dall’inizio alla fine e che, di conseguenza, ha facilitato il lavoro dei portoghesi. Adesso Santos avrà a che fare con una bella patata bollente: la partita di questa sera ci ha detto che la sua squadra può fare anche a meno di CR7 (entrato solo al 73′); anzi, per assurdità, sembra proprio giovarne senza la sua presenza in attacco. Sarà una scelta definitiva da qui alla fine? Chissà, col Marocco ai quarti già si vedrà.
PRIMO TEMPO IN CUI IL PORTOGALLO INDIRIZZA LA PRATICA
Le scelte di formazione da parte di Santos sono fortissime: fuori Cancelo ma soprattutto panchina per Cristiano Ronaldo. Due mosse all’apparenza folli ma che daranno pienamente ragione al CT dopo 90 minuti. Giocano Guerreiro come terzino sinistro e Gonçalo Ramos con Felix davanti. La Svizzera, invece, schiera l’11 migliore. La partita inizia con una classica fase di studio, tipica delle gare da dentro o fuori. I portoghesi cominciano a carburare e al primo vero tiro in porta passano in vantaggio: al 17′ Joao Felix scucchiaia per Gonçalo che stoppa di destro e calcia di mancino trafiggendo Sommer.
Un gol che scrolla di dosso al Portogallo quella tensione di essere stati i primi a segnare. Inizia un monologo lusitano, sul piano del palleggio e della qualità delle giocate. Ci provano Otavio e Ramos ma le loro conclusioni sono imprecise. Joao Felix gioca la sua miglior partita del Mondiale, rispondendo al meglio della fiducia di Santos. La Svizzera si iscrive alla partita dopo mezzora su una bella punizione di Shaqiri mandata in angolo da Diogo Costa. Schar rischia l’autogol sul finale di primo tempo, che comunque sancisce il 2-0 portoghese con Pepe che da angolo incorna di testa su assist di Bruno Fernandes. L’ex leggenda del Real scrive la storia diventando il giocatore più anziano a segnare nella fase ad eliminazione diretta dei Mondiali.
FESTIVAL DEL GOL NELLA SECONDA FRAZIONE
Nel secondo tempo il Portogallo alza ancora di più ritmo e intensità del palleggio. Gonçalo Ramos è in uno stato di grazia e al 51′ fa calare il tris con un gol da centravanti vero: cross di Dalot dalla destra, movimento ad anticipare Comert e scivolata vincente per depositare dentro il 3-0. Partita chiusa. La Svizzera, di fatto, si consegna ai portoghesi, padroni in tutto e per tutto del campo. Continua a macinare campo e ad annichilire gli avversari la Nazionale di Santos: al 55′ è Guerreiro a calare il poker dopo un’azione da playstation dei suoi partita da metà campo. Poco prima del 60′, in maniera fortuita, arriva il gol della bandiera per gli elvetici, sempre con Gonçalo Ramos protagonista ma stavolta in negativo.
Angolo Svizzera, spizzata maldestra dell’attaccante del Benfica che diventa un assist per l’intelligente Akanji che da due passi segna e ringrazia. Il gol del 4-1 non sembra però cambiare il canovaccio della partita, almeno dal punto di vista della Nazionale di Yakin. Il Portogallo non ci sta, con Gonçalo Ramos che si fa perdonare dall’errore in occasione del gol svizzero realizzando la tripletta per il 5-1 al minuto 67. Sempre Joao Felix a rifinire, palla dentro per il classe 2001 e tocco sotto delicatissimo per scavalcare Sommer. Insomma, la prima da titolare al Mondiale se la ricorderà a lungo questo ragazzo qua. Nel finale arriva anche il 6-1 che chiude il set: a realizzarlo è Rafael Leao con un destro a giro me-ra-vi-glio-so. Svizzera annientata e quarti raggiunti per il Portogallo. Ad attenderlo ci sarà il Marocco.

Milanese classe 2000, bocciato sul campo ma promosso nella scrittura di calcio a 360 gradi. Risultatista di sangue, vivo il gioco con passione analizzando ogni suo singolo aspetto. Pragmatico sotto tutti i punti di vista, sogno di fare della mia passione un lavoro.