La nuova era della Juventus è ormai cominciata. La presidenza di Gianluca Ferrero ha posto le basi per una seconda vita bianconera senza un Agnelli al comando. Il nuovo patron sta cercando di delineare il prima possibile le nuove gerarchie societarie, considerando che anche il vicepresidente Pavel Nedved non c’è più. Il diktat su cui vuole insistere Ferrero è “juventinità”, e dunque persone che incarnino alla perfezione questo “stile”. Se Nedved lo era prima, adesso serve un’altra figura che vada nella stessa direzione, e quindi un ex calciatore, idolatrato come non mai dalla tifoseria. Sunti che portano inevitabilmente ad indicare Alex Del Piero come principale indiziato.

Il Pinturicchio, intervistato a Bein Sport in merito a questa situazione, non ha mai chiuso la porta. Diceva “non mi hanno ancora telefonato, sono stato alla Juventus anche quando era in B”. Come dire: “chiamatemi che arrivo col primo volo”. La prima mossa di Ferrero è quella di affidare la carica di vicepresidente allo storico capitano, in attesa poi del nuovo Cda previsto per il 18 di gennaio. L’obiettivo è avere subito dentro una figura carismatica, in grado di fare anche da braccio destro a Cherubini per quanto riguarda le faccende di campo.

E’ chiaro che Del Piero voglia avere un ruolo con poteri decisionali, specie in sede di mercato quando si tratta di pescare il giocatore giusto. Un po’ come fa Maldini al Milan, stessa cosa. Con Allegri che sarà il trait d’union tra parte sportiva e società, Del Piero andrebbe a completare il quadro alla perfezione: DNA juventino, intelligenza e pronto per affrontare una situazione simile. Poi certo, il discorso “non sempre i grandi giocatori sono ottimi allenatori/dirigenti” sta in piedi benissimo: sempre meglio prima provare che scendere a giudizi.

ENTRO NATALE LA FIRMA

Ferrero, perciò, proverà ad invogliarlo a firmare entro il 20-25 dicembre, giorni in cui andrà presentata la lista dei componenti del nuovo Cda. L’obiettivo è appunto inserire il Pinturicchio. Al momento Alex è a Doha per commentare i Mondiali in Qatar presso Bein Sport, ma in fondo al suo inconscio si cela quella voglia di cambiare vita. Anche perché quel “ho ancora una casa a Torino” non è stato detto per caso nell’intervista.

Del Piero sicuramente vuole chiarezza: avere bene in testa progetti, idee e capire le nuove ambizioni della società. Vuole essere operativo, vuole che il suo giudizio sia uno degli ultimi per definire la parte sportiva. I piani alti hanno estrema fiducia in lui, è e sarà rispettato da tutti, giocatori e tifosi. Di sicuro, per la rinascita della Juventus, Del Piero è l’uomo giusto.

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