Ultima gara casalinga della Lazio di questo 2022: i ragazzi di Sarri si portano a casa un’altra vittoria, la seconda di fila dopo il derby. Una partita difficile, contro un Monza ben organizzato che nel primo tempo è andato anche in gol con Petagna ma poi annullato dal VAR per fuorigioco. I biancocelesti hanno dimostrato comunque solidità, voglia di fare e Luka Romero ha buttato la palla dentro senza esitazione. Ecco le pagelle di Lazio-Monza.
Le pagelle di Lazio-Monza
PROVEDEL 7 – Dopo il tonfo contro la Salernitana, in cui in una sola partita ha preso 3 gol, ha ritrovato immediatamente la lucidità giusta. Si è sporcato pochissimo i guantoni e ha ammirato dalla porta la sua squadra.
LAZZARI 6 – Il solito motorino azionato, anche se prima della fine del primo tempo è costretto al cambio perché non ce la fa. Le fatiche continue fra campionato e coppa si fanno sentire anche per lui. (Dal 27′ MARUSIC 6,5 – Fa sempre il suo, sia in fase difensiva che offensiva, col Monza si fa vedere di più in avanti. Molto bravo ad annientare qualsiasi azione dei brianzoli).
CASALE 6,5 – Continua la sua cavalcata sereno, dimostra solidità e non sembra mai preoccupato dell’avversario. Soffre un po’ la pressione della squadra di Palladino ed è complice insieme a Romagnoli del gol di Petagna.
ROMAGNOLI 6,5 – Il numero 13, insieme a Casale, forma una coppia difensiva centrale di grande effetto: difficilmente il pallone passa fra di loro. Anche se Petagna lo fa al 16′ del primo tempo e va in gol, poi annullato dal VAR. Molto bravo nel recupero palla e anche lui disinnesca 2/3 palloni bollenti del Monza.
HYSAJ 6 – Insieme ai suoi compagni di reparto rende bene, non sembra mai distratto ed è molto attento alla discesa degli avversari. Qualche incertezza sui rinvii e alcune marcature ma il suo lavoro non ha una sbavatura.
MILINKOVIC-SAVIC 6,5 – Ritorna in campo dopo lo stop forzato nel derby e lo fa molto in sordina. Vero, quasi tutti i palloni passano dai suoi piedi ma la marcatura che Palladino ha pensato su di lui, lo ingabbia un po’ troppo. È sempre e comunque indispensabile al gioco della Lazio.
MARCOS ANTONIO 6 – Perde qualche pallone di troppo a centrocampo e gioca un primo tempo un po’ sottotono. Sembra che svolga sempre il compitino e non va oltre. (Dal 60′ CATALDI 6 – Il numero 32 entra benissimo in partita, a dare manforte a Milinkovic e compagni. Prova anche il tiro su punizione che sale di poco sopra la traversa. Continua la sua crescita).
VECINO 6,5 – Buon lavoro a centrocampo per lui, anche se continua a sbagliare clamorose palle gol. Stavolta non riesce ad arrivare con la testa a una bella palla messa da Pedro. (Dal 61′ BASIC 6,5 – Fa sempre il suo, mette molta fisicità nel suo gioco e riesce a destreggiarsi meglio con palla al piede).
CANCELLIERI 6 – Il suo è un percorso in salita, il numero 11 deve ancora esplodere del tutto ma rispetto ad altre partite è riuscito di più a reinventarsi e puntare l’uomo. (Dal 46′ LUKA ROMERO 7,5– Si muove furtivo sulla fascia destra e manda in tilt gli avversari. Si procura anche delle punizioni doc. Esplode di gioia quando mette dentro il gol vittoria, insieme a lui tutto lo stadio).
FELIPE ANDERSON 6,5 – Il ruolo di vice-Immobile gli piace proprio e da centravanti riesce a destreggiarsi bene nell’area di rigore. Partecipa molto al fraseggio della Lazio ma quando viene spostato sulla fascia, perde un po’ di lucidità. Che sia stanco? Più che comprensibile.
PEDRO 7 – Il solito maratoneta che si fa tutto il campo per coprire sia in avanti che indietro. Il numero 9 prende il posto dell’infortunato Zaccagni e i suoi movimenti fanno impazzire i tifosi della Lazio. Va vicino al gol ma Di Gregorio respinge la palla, messa dentro poi da Luka Romero. (Dall’86’ IMMOBILE SV – Finalmente il numero 17 biancoceleste torna a giocare dopo quasi un mese di stop. Ricomincia a muoversi come solo lui sa fare ma lascia in serbo qualcosa per domenica contro la Juventus).
SARRI 7 – La sua Lazio torna a giocare e lo fa un pochino meglio del derby contro la Roma, durante il quale aveva impostato tutto sulla difesa. Contro il Monza invece reimposta tutto in avanti, anche se nel primo tempo soffre fin troppo la pressione dei brianzoli. Ha il guizzo di far entrare Luka Romero, che diventerà poi l’uomo partita. La sua squadra è al secondo posto ma lui rimane coi piedi per terra. Manca ancora tanto alla fine ma intanto i tifosi biancocelesti non possono che ringraziarlo. Anche se la Lazio non gioca bene sempre e rimedia vittorie di “corto muso”.
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Appassionata di pallone sin da piccola, scrivo per passione ma anche per costruire un grande sogno: diventare giornalista pubblicista. Ho la voce molto alta e se mai doveste sentire qualcuno che urla durante le partite, beh quella sono proprio io!