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Nella cupa serata di ieri che ha visto sfumare definitivamente il sogno degli ottavi di Champions, c’è stato un bagliore di luce che porta il nome di Samuel Iling-Junior. 

L’esterno sinistro, 19 anni compiuti il 4 ottobre, ha esordito ieri sera nel match contro il Benfica. 

Se porterà un po’ di sereno sul futuro della Juventus sarà solo il tempo a dirlo ma ieri sono bastati 7’ per regalare un assist a Milik, autore del momentaneo 4-2, e riaprire la gara con il Benfica. C’è il suo zampino anche nel 4-3 messo a segno da McKennie, non male per un 19 enne al suo esordio in Champions, considerando che non ha mostrato alcuna paura a dribblare l’avversario.

Ieri sera non era la prima volta per Iling in prima squadra avendo già debuttato il 21 ottobre nei minuti finali contro l’Empoli, ed è il quarto talento lanciato tra i grandi nelle ultime settimane con Miretti, Soulè e Fagioli. Che sia un segnale? 

Affidarsi ai giovani, come fanno tanti club in Europa, potrebbe essere una svolta importante per la squadra in quello che è il momento peggiore della Juve negli ultimi 10 anni.

Scelta controtendenza considerando che lo stesso Massimiliano Allegri non ha mai dato prima d’ora tanto spazio ai giovani, basti pensare a Fagioli o Rovella, preferendo farli maturare in altri club prima di schierarli titolari tra i big. 

Ieri sera invece nel secondo tempo, con i bianconeri sotto per 4 reti a 1, Iling è stato chiamato a risollevare la squadra e, nonostante la giovane età, si è subito inserito nel match a pieni ritmi. 

DAL CHELSEA ALLA SERIE A

Samuel Iling Junior è nato in Inghilterra ed è cresciuto nell’Academy del Chelsea, da cui la Juve lo ha prelevato per soli 130 mila euro nel giugno 2020, battendo la concorrenza di Borussia Dortmund, Bayern Monaco e Psg.

In bianconero, in soli due anni, è passato dalla Primavera e dalla Seconda squadra(Next Gen iscritta in Serie C) e adesso è tra i big di Allegri.

Ieri sera ha subito incantato con le sue giocate tecniche e di grande personalità che hanno entusiasmato i tifosi, aldilà del risultato. Iling è veloce, grintoso, tecnico e può giocare sia da ala che da esterno di centrocampo con una duttilità che oggi è sempre più richiesta. 

Samuel è l’unica vera alternativa di Allegri a Kostic ed è proprio al suo posto che è entrato a Lisbona. Con la seconda squadra della Juve si è dimostrato tra i migliori di questo avvio di stagione, segnando quattro gol in poco più di 500’ tra campionato (serie C) e Coppa Italia e può essere il futuro di una Juventus smarrita e in cerca di un’identità.

Al termine della partita contro l’Empoli in campionato aveva così parlato ai microfoni di Juventustv

“Sono contentissimo. Questo è un momento speciale per me, la mia famiglia, le persone con cui mi alleno tutti i giorni. Il calcio della Serie A è diverso da quello della C, ci sono tante cose da capire e da imparare. Dedico questo esordio alla mia fidanzata”. 

PUNTARE SUI GIOVANI 

I mesi che verranno saranno utili per capire se la società deciderà di puntare su di lui, visto e considerato che Alex Sandro e Cuadrado saluteranno il club a fine stagione, o sceglieranno di darlo in prestito per farlo maturare altrove.

Di certo la tentazione di ripartire dal migliore in campo è tanta anche se non gli si possono chiedere i miracoli che, mai come ora, servirebbero per raddrizzare un’annata storta.

Chissà però che, da qui alla sosta per il Mondiale, complice lo stop di Di Maria, Iling non riesca a trovare ancora più spazio e, per farlo, è necessario che in primis sia il mister a sostenerlo dandogli continuità. 

Iling ricorda molto, non solo per il ruolo, l’italo-polacco Nicola Zalewski che con Mourinho, che ha da subito creduto in lui, ha collezionato presenze in Serie A, Coppa Italia, Europa e Conference League e che è in lizza per la vittoria del Golden Boy 2022.

Spesso si cercano talenti all’estero non dando spazio invece ai giovani che le società hanno già in casa e, la stessa Juve, fu spesso accusata di questo atteggiamento. Che le nuove leve siano in grado invece di segnare un’inversione di rotta? 
I giovani hanno grinta, coraggio, voglia di fare e quella spensieratezza che, ora come ora, rappresenta linfa vitale per un club sotto pressione e per certi versi allo sbando.

Sicuramente sentiremo ancora parlare di lui in questa stagione come risorsa fondamentale per Allegri che, imparando da colleghi come Pioli e Mourinho, puó fare tanto avendo tra le mani quella che a tutti gli effetti sembra una pietra preziosa da forgiare.

Stando al noto esperto di mercato e di Juve, Romeo Agresti, oggi la Juventus starebbe già lavorando per il rinnovo del suo contratto:

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