Questa sera alle ore 18 va in scena, per la 10ª giornata di Serie A, l’attesissimo match tra Torino e Juventus.
Il Derby della Mole non è mai solo una partita e, soprattutto chi vive a Torino, lo sa bene. Il clima in città si accende già una settimana prima del fischio d’inizio e mai come quest’anno la sfida è sentita dai tifosi, viste le difficoltà delle due squadre in questo avvio di campionato, a soli 2 punti di distacco tra loro.
Lo ha confermato lo stesso Bonucci, oggi alla 400ª presenza con la maglia bianconera, che di derby ne ha giocati parecchi:
“Già in altre stagioni la vittoria nel derby è risultata uno spartiacque. Quando si avvicina questa partita in città si respira un clima diverso, tanti tifosi del Toro per strada, in modo educato, indirizzano verso di me sfottò che fanno parte del gioco mentre altri chiedono di non far male al loro cuore granata.”
Delle ultime 32 sfide di Serie A contro il Torino, la Juve ne ha persa una soltanto, il 26 aprile del 2015, vincendone 23 e pareggiandone 8. L’ultimo derby in A finito a reti inviolate (clean sheet) risale al 2008 quando i granata allenati da Novellino pareggiarono contro i bianconeri di Ranieri. Da allora il numero delle reti juventine salì notevolmente, ben 40 in 22 match.
Numeri che sorridono ai bianconeri di certo ma che non fotografano la situazione attuale, con una squadra che arriva al derby dopo due pesanti sconfitte consecutive con Milan e Maccabi, e dopo un ritiro dal clima tutt’altro che disteso.
È piena crisi per i bianconeri con il presidente Andrea Agnelli che, per la prima volta dopo tanto tempo, ci mette la faccia e dichiara di aver provato vergogna per il suo gruppo.
Tutti oggi sono chiamati a fare quello che non hanno fatto finora: lavorare come una squadra unita, sotto la guida tecnica di Allegri e con un solo obiettivo: tornare a vincere.
JUVENTUS, ALLEGRI VERSO L’ESCLUSIONE DI UN BIG
Sotto i riflettori di questo derby c’è sicuramente lui, Massimiliano Allegri.
Il tecnico bianconero, bersagliato costantemente dalle critiche, ha ricevuto l’appoggio del presidente Agnelli dopo la sconfitta con il Maccabi ma sa che la dirigenza si aspetta una svolta da lui.
“Non è una sfida mia personale, lo è di tutti. Mia, dei giocatori, della società. Tutti insieme dobbiamo uscirne. Non è che uno vince gli altri perdono. Vinciamo tutti insieme e perdiamo tutti insieme.”
Queste le parole di Allegri ieri nella consueta conferenza stampa della vigilia che ha poi aggiunto:
“Domani è il derby, la stracittadina, una partita sentita da parte di tutti. Il Toro è una squadra che aggredisce, che dà intensità. Sarà complicata come tutte le partite da giocare.”
Complicata sì considerando che il gruppo ha appena perso, di nuovo, una delle sue pedine migliori ossia Angel Di Maria che si è fermato proprio contro il Maccabi. Per lui stop di almeno 20 giorni e infortunio che si aggiunge a quelli di Pogba, Chiesa, De Sciglio e Kaio Jorge.
Allegri, come Juric, punta a cambiare modulo quindi con un ritorno alla difesa a 3. Difesa dove potrebbe mancare Leonardo Bonucci che, in ballottaggio con Alex Sandro, partirebbe dalla panchina viste le tante gare da giocare e la forma non perfetta del capitano. Anche Paredes e Milik partiranno dalla panchina con Locatelli scelto come regista a centrocampo e Kean spalla di Vlahovic in attacco.
3-5-2: Szczesny; Bremer, Danilo, Alex Sandro; Cuadrado, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Vlahovic, Kean.
Torino
3-4-2-1: Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Rodriguez; Ola Aina, Linetty, Lukic, Vojvoda; Miranchuk, Radonjic; Vlasic
La partita sarà trasmessa in esclusiva sulla piattaforma Dazn con collegamento a partire dalle 17.30.
Arbitro: Mariani
Assistenti: Baccini e Colarossi.
IV uomo: Ghersini
VAR: Di Paolo
Avara: Ghersini
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Giornalista pubblicista.
Appassionata di calcio a 360º