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Eccola la risposta della Juve! Nel momento più difficile, in un tunnel nerissimo in cui non si vedeva un misero spiraglio di luce, in un periodo definito “vergognoso” dallo stesso Agnelli con allenatore e giocatori sul banco degli imputati. In tutto questo, nella gara che magari non ti aspetti, la squadra di Allegri vince il derby della Mole numero 205 e conquista i primi tre punti in trasferta. Lo fa, sì di corto muso, ma suggellando la migliore prestazione offerta questo pomeriggio, fatta di ordine, equilibrio e occasioni da gol. Il Toro non è mai pericoloso, anzi, è Milinkovic Savic il migliore per i granata, che evita in almeno 5 occasioni il vantaggio della Juve. Alla fine basta una zampata sottoporta di Vlahovic a 15 dalla fine a far respirare la Juve.

PRIMO TEMPO E FORMAZIONI

Allegri lascia fuori Bonucci, Paredes e Milik. 3-5-2 con Kean e Vlahovic in attacco. Locatelli davanti alla difesa assieme a Rabiot e McKennie. Juric è senza punte: Miranchuk, Vlasic e Radonjic si intercambiano in avanti. Schuurs con Djidji e Rodriguez in difesa. La partita si fa subito intensa, con tanti duelli aerei e fisici. Le squadre sono toniche, con il Toro che va a prendere uomo su uomo i bianconeri per non lasciargli giocare. Allegri la prepara con cambi di campo e attacchi alla profondità delle due punte. Vlahovic fa un grande primo tempo in termini di movimento, portandosi a spasso Schuurs da una parte all’altra del campo. La Juve è troppo lenta in costruzione e sbaglia una marea di passaggi anche su regali degli avversari.

A livello di tiri, è il Toro la squadra che si espone di più, anche se Szczesny non deve compiere grandi parate. Per mezzora la Juve non calcia mai, ma poi arriva a concludere per tre volte nel giro di pochi secondi, prima con Vlahovic, poi con Locatelli e infine con Rabiot. Bravissimo Milinkovic Savic ad opporsi nelle occasioni. I bianconeri crescono verso fine frazione ma il punteggio è sempre 0-0.

IL SECONDO TEMPO

La seconda frazione si apre con Bremer costretto al cambio per infortunio. La Juve è più determinata e concreta rispetto ad un Toro cui manca come il pane un centravanti. Gira e rigira la squadra di Juric non riesce mai ad arrivare a creare presupposti pericolosi dalle parti di Szczesny, se non con Vlasic e Miranchuk. Per il resto è Milinkovic Savic che tiene in piedi la baracca. Prima su Locatelli, poi su un colpo di testa di Vlahovic. I bianconeri calciano 8 volte in porta, cosa mai vista prima d’ora. Il vantaggio degli ospiti è firmato al 74′ da Vlahovic, che sfrutta una spizzata di Danilo da angolo per fare tap-in sul secondo palo.

La Juve torna ad essere una squadra, soffrendo di gruppo e facendo cose non trascendentali ma funzionali. Vlahovic si muove tantissimo, il 3-5-2 sembra essere la strada da perseguire considerate le caratteristiche dei giocatori. Kostic e Cuadrado danno tanta ampiezza e Dusan, con un altro collega vicino, sembra giovarne. Calma con l’esaltazione adesso. La crisi non va via se non incontra un filotto di risultati, ma di sicuro questa vittoria deve essere un punto di ripartenza per Allegri, che lancia un segnale anche ai tifosi. Toro che conferma il momento negativo: solo 1 punto nelle ultime 5. Juric deve trovare la medicina giusta.
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