Intervenuto a Radio Bianconera, Luciano Moggi ha dato la sua opinione sulla crisi che sta attraversando la Juve. La società sta attraversando uno dei momenti più bassi della sua storia recente, con la sconfitta contro il Maccabi e la qualificazione in Champions ridotta a una chimera a mettere la firma in calcio sulla squadra e su Allegri. Moggi pensa tuttavia che se le cose non vanno, spesso il problemi è ai piani alti, e ne ha per tutti:
“Una delle cose che dovrebbe essere sicuramente eseguite è il cambiamento dell’intera dirigenza. Questa dirigenza non ha fatto granchè. Se, poi, dopo si mettono in linea con gli avvenimenti e riescono a portare la squadra a certi livelli, allora tutti quelli che dicono queste cose devono fare ammenda e dire che c’è stato un errore e che la dirigenza ha fatto bene. Ma io sono perplesso, perchè la squadra, che hanno costruito e vedo in campo, non si aiuta. E questo non può accadere. In una squadra si vince e si perde tutti insieme”
Il ritiro, che molti hanno etichettato come inutile, per Moggi è invece utile per far tornare il focus sul lavoro, perché Allegri e la squadra ne hanno bisogno. Niente di punitivo dopo il Maccabi ma un modo per ritrovare la concentrazione:
“Allegri ha bisogno di lavorare, hanno fatto bene a mandarli in ritiro, perché continueranno a lavorare dalla mattina alla sera. Ma io ritengo che non sia colpevole solo la squadra. Qui la colpa è di tutti quanti. Il presidente deve osservare attentamente tutti questi fattori e deve far sì che i suoi delegati lavorino molto di più di quanto stanno facendo adesso. Perdere nella maniera in cui ha perso la Juve è una vergogna vera. Dopo 10 minuti eravamo già in svantaggio con un gol che poteva essere tranquillamente evitato e qui la colpa è anche di Szczęsny”.
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Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.