In casa Juventus si è presentato il neo acquisto Arek Milik, il quale ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa dello Stadium. Ecco le dichiarazioni complete.

Per te cosa significa giocare alla Juventus?

“È un momento molto speciale della mia vita, è sempre stato il mio obiettivo giocare in club così grande. Voglio dare qualcosa di speciale alla squadra, fare bene e fare tanti gol”.

Secondo Allegri puoi giocare anche in coppia con Vlahovic:

“Ho fatto appena 2-3 allenamenti con la squadra, non ci sarà anche ora tanto tempo. Posso farlo, l’ho fatto spesso in nazionale con Lewandowski. Sceglie il mister, io faccio tutto quello che posso durante gli allenamenti per farmi notare”.

In passato eri già stato vicino alla Juve:

“Sì ero vicino ma le cose sono andate in modo diverso. Tante volte il mio nome è passato attorno alla Juventus, 2-3 anni fa poteva concretizzarsi ma alla fine non si fece nulla”.

Fisicamente stai bene?

“Fisicamente sto benissimo. Ho fatto 30 gol in 50 partite però quello che ho fatto non conta più, conta solo quello che si fa nel presente e la prossima partita. Ora scrivo nuove pagine, questa è la cosa più importante”.

Il tuo ruolo preferito?

“Il mio ruolo è fare gol. Mi piace giocare sia da solo che con due punte. La squadra la sceglie il mister, lui decide”.

Sarà speciale per te affrontare il Napoli?

“Non ho guardato il calendario. Quando giocheremo lì non lo so. Cosa non ha funzionato? Quando volevo andare via le cose non sono andate come volevamo tutti e sono finto fuori rosa”.

Hai avuto tanti allenatori bravi e diversi, cosa ti hanno insegnato?

“Ogni allenatore è diverso e vede il calcio in maniera diversa. Da ognuno puoi imparare e crescere, volevo apprendere da ognuno e spero di averlo fatto. Ho avuto allenatori davvero bravi”.

JUVENTUS, MILIK PARLA DI VLAHOVIC

A Marsiglia cosa è successo negli ultimi mesi?

“A fine campionato volevo restare a Marsiglia, c’era un buon progetto. Poi le cose sono un po’ cambiate, mister e giocatori nuovi. Per me è arrivata un’opportunità importante e ho deciso di fare questa scelta”.

Vlahovic somiglia a Lewandowski?

“Difficile paragonare i giocatori. Dusan è molto giovane, sicuramente forte mentre Lewandowski è in un altro momento della carriera. Sono tutte e due forti, per gli attaccanti parlano i numeri. Dusan è giovane e ha un grande futuro davanti a sé, è un momento difficile per fare un paragone”.

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